norma-ponte
(norma ponte), loc. s.le f. Norma transitoria.
• il meccanismo proposto […] avrebbe carattere di una norma-ponte in attesa che venga varata la misura strutturale con la quale il governo vuole mettere mano in maniera sistematica al fenomeno ormai ciclico delle impennate dei carburanti. Si tratta di una misura contenuta nel ddl Bersani ora all’esame del Senato, secondo la quale «lo Stato ‒ ha spiegato ancora [Vincenzo] Visco ‒ non è più cointeressato all’aumento del prezzo internazionale del greggio e svolgerà un ruolo calmierante sul prezzo al consumo dei carburanti: (Raffaello Masci, Stampa, 10 agosto 2007, p. 13) • Di concreto, c’è stata l’approvazione ai primi di aprile del ddl Delrio che ha svuotato le Province trasformandole in enti di secondo livello i cui vertici sono eletti da sindaci e consiglieri comunali. Il testo, risalente al governo Letta, istituisce le Città metropolitane e le unioni di comuni. Si tratta di una norma-ponte in attesa che una legge costituzionale cancelli la parola «Province» dalla Carta. (Marco Iasevoli, Avvenire, 1° giugno 2014, p. 9, Attualità) • per le ex municipalizzate più piccole arriva una norma «ponte» con cui avranno tre anni per adeguarsi alle nuove regole sul fatturato e raggiungere l’agognata soglia di un milione di euro. (Sonia Ricci, Messaggero, 17 marzo 2017, p. 7, Primo Piano).
- Composto dal s. f. norma e dal s. m. ponte.
- Già attestato nel Corriere della sera del 28 maggio 1994, p. 17, Cronache (Enrico Marro), nella variante grafica norma ponte.