NORTHUMBERLAND, John Dudley, duca di
Uomo politico inglese, nato nel 1502, morto nel 1533. Era figlio di Edmund Dudley che, associato con l'Empson, si rese noto per estorsioni e soprusi finanziarî come agente di Enrico VII e fu giustiziato da Enrico VIII appena salito al trono. Nel 1512-13 John fece la sua apparizione a corte e, ancor giovane, si guadagnò rinomanza nei tornei. Divenne un abile soldato; ma era anche un uomo colto, s'interessò alla Riforma e a corte si unì con la fazione protestante dominata da Thomas Cromwell. Nel 1540 fu nominato scudiero di Anna di Clèves; ma quando questo nuovo disastroso matrimonio di Enrico VIII affrettò la caduta del Cromwell, il N. si trovò coinvolto e fu arrestato sotto l'accusa d'un antico tradimento, risalente all'epoca in cui egli era governatore deputato di Calais. Ma egli aveva troppo la stoffa dell'avventuriero politico per rimanere a lungo in disgrazia e nel 1542, all'inizio della guerra contro la Francia, fu creato visconte Lisle e nominato ammiraglio d'Inghilterra. Il 23 aprile 1543 divenne consigliere privato, ma rimase in Francia fino al termine della guerra, nel 1546, in qualità di governatore di Boulogne. Al suo ritorno in Inghilterra scoppiò la lotta per la supremazia tra i cattolici, che avevano ottenuto il sopravvento, e i protestanti rappresentati dal Dudley e dal Hertford. La caduta dei Howard pose, nel momento critico della morte d'Enrico VIII, il potere nelle mani dei protestanti. Il Hertford, che era zio di Edoardo VI, fu creato duca di Somerset e divenne reggente, mentre il N. fu creato conte di Warwick. Egli dovette però rinunziare alla sua carica di ammiraglio a favore dell'ambizioso fratello del Somerset e così cominciò il dissidio tra il N. e il Somerset. In qualità di lord luogotenente, il N. accompagnò il Somerset contro la Scozia e fu in gran parte merito suo la vittoria di Pinkie. Nel 1549, quando la rivolta agraria capeggiata dai fratelli Kett raggiunse proporzioni allarmanti per l'inettitudine del marchese di Northampton, il comando fu affidato al N., che domò la rivolta. Al ritorno del N., alcuni membri del consiglio cominciarono a riunirsi regolarmente nella sua casa in Londra, complottando contro il Somerset che comprese il pericolo e fuggì col giovane re a Windsor. Tuttavia nell'ottobre del 1549 il Somerset si arrese dietro promessa di sicurezza. Fu rinchiuso nella Torre di Londra e il suo destino rimase in sospeso, mentre il N., che aveva riassunto la sua carica d'ammiraglio, cercò di estendere il proprio ascendente su quel Consiglio che era stato concorde soltanto nella gelosia contro il Somerset. Il Somerset venne liberato e riebbe nel febbraio 1550 il proprio posto nel Consiglio, ma non ricuperò il passato potere, mentre invece il N. rafforzava continuamente la propria posizione: fece pace con la Francia e con la Scozia, sollevando così la situazione finanziaria, placò i protestanti con innovazioni religiose e, con lo zelo che professava, dominò a poco a poco lo spirito del giovane re Edoardo VI. Nell'agosto 1551 egli dichiarò Edoardo uscito di minorità; l'11 ottobre divenne duca di Northumberland; il 1° dicembre il Somerset fu processato in base a un'accusa immaginaria e il 22 gennaio 1552 fu giustiziato. Per un anno, la potenza del duca di Northumberland non conobbe rivali: la pubblicazione dei 22 articoli nel giugno 1553 e il secondo Atto d'uniformità che imoneva il nuovo libro di preghiere furono i segni dell'apogeo toccato dallo zelo protestante del Northumberland, ma gli estremisti cominciavano a dubitare della sua sincerità, e i moderati si erano del tutto alienati da lui, quando Edoardo VI mori il 6 luglio. Nel maggio precedente, il figlio del duca di Northumberland aveva sposato lady Jane Grey (v.), figlia della sorella più giovane d'Enrico VIII, duchessa di Suffolk. In occasione di quel matrimonio il duca di N. aveva persuaso Edoardo a redigere un testamento per escludere le proprie sorelle dalla successione nell'interesse del protestantesimo e per conferire la corona a lady Jane e ai suoi eredi maschi. La sorella di Edoardo VI, Maria, fuggì in un castello del Suffolk. Lady Jane fu proclamata il 9 luglio; l'11 luglio Maria chiese al Consiglio di dichiarare il suo diritto al trono, ma il Consiglio rifiutò la dichiarazione. Molti tuttavia si raccolsero intorno a lei per appoggiarla, sicché il duca di N. si vide a malincuore costretto a lasciare Londra per marciare contro Maria. Ma allora egli fu abbandonato dai suoi partigiani del Consiglio che passarono all'avversario e il 20 luglio a Cambridge egli stesso, avendo saputo che le forze di Maria ascendevano a 30.000 uomini, pensò di fare buon viso a cattivo giuoco. Ma la sua pusillanimità non lo salvò e il 21 agosto finì sul patibolo, nonostante una pubblica ritrattazione. Fu uomo politicamente e moralmente senza scrupoli; la sua viva intelligenza e le sue eccezionali capacità militari furono sprecate in una partita che egli finì col perdere.
Bibl.: P. F. Tytler, England under the reigns of Edward VI and Mary, Londra 1839; G. Raviglio Rosso, Historia delle cose occorse nel regno d'Inghilterra in materia del duca di Notomberlan dopo la morte di Edoardo, a cura di L. Contile, Venezia 1558.