NOTITIAE EPISCOPATUUM
. Si chiamano così (greco τακτικά) i cataloghi delle sedi episcopali delle chiese d'Oriente. Questi cataloghi, a uso dell'amministrazione ecclesiastica, erano in Oriente necessarî perché quivi, a differenza dell'Occidente latino, la precedenza dei vescovi era stabilita non secondo la data di consacrazione, ma secondo l'importanza della sede.
Di questi cataloghi, che dal patriarcato di Costantinopoli, attraverso le sedi metropolitane con suffraganei e le sedi metropolitane autocefale, arrivano fino ai semplici vescovati, se ne possiedono parecchi perché le vicende politiche e religiose hanno sovente determinato un cambiamento nel numero e nella gerarchia delle sedi. I principali sono: quelli di Giustiniano, di Eraclio (circa il 640), di Leone VII il filosofo (tra il 901 e il 907), di Costantino Porfirogenito (verso il 940), di Alessio Comneno (verso il 1084), di Michele VIII Paleologo (circa il 1270).
Bibl.: G. Parthey, Hieroclis Synecdemus et Notitiae graecae episcopatuum, Berlino 1866; H. Gelzer, Ungedruckte und wenig bekannte Bistumerverzeichnisse der orientalischen Kirche, in Byzant. Zeitschr., II (1893), pp. 22-72; id., Ungedruckte und ungenügend veröffentlichte Texte der notitiae episcopatuum, Monaco 1901.