nove
È il numero simbolico (v. NUMERO), la cui particolare importanza in relazione a Beatrice è messa in risalto in un' passo della Vita Nuova. Una volta stabilito che lo tre è fattore... del nove, e lo fattore... de li miracoli è tre (cioè la Trinità), D. conclude che questa donna fue accompagnata da questo numero del nove a dare ad intendere ch'ella era uno nove, cioè uno miracolo (XXIX 3; altre tre volte nello stesso paragrafo).
Il passo chiude un capitolo in cui D. si era proposto di dire perché questo numero fosse in tanto amico di lei, anche a giustificazione del fatto che molte volte lo numero del nove ha preso luogo tra le parole dinanzi (XXVIII 3); e infatti subito dopo spiegherà che, essendo nove... li cieli che si muovono... questo numero fue amico di lei per dare ad intendere che ne la sua generazione tutti e nove li mobili cieli perfettissimamente s'aveano insieme (XXIX 2; per le occorrenze del vocabolo in XXIX 1, II 1, III 1 e 8, XXIII 1, v. NONO; e cfr. ancora VI 2 in alcuno altro numero non sofferse lo nome de la mia donna stare, se non in su lo nove, tra li nomi di queste donne, con i quali compuosi una pistola sotto forma di serventese).
Le altre occorrenze riguardano il numero dei cieli (oltre a Vn XXIX 2, già citato, cfr. Cv II III 6 e V 12), quello dei cori angelici (Cv II V 5; anche al § 11 convengono essere nove maniere di spiriti contemplativi, e in Pd XIII 59 nove sussistenze) e quello delle Muse (Pd II 9). Cfr. ancora Pd XVII 80 pur nove anni / son queste rote intorno di lui torte.
Il sostantivo è sottinteso in Cv III VI 3 faccendo del dì e de la notte ventiquattr'ore, tal volta ha lo die le quindici ore, e la notte le nove; e II XIV 3 con ciò sia cosa che, dal diece in su, non si vada se non esso diece alterando con gli altri nove e con se stesso.