noverca
Latinismo usato due volte nel Paradiso, entrambe in rima con cerca e merca (uniche rime in -erca nella Commedia). Nel suo senso proprio di " matrigna " indica la mitica Fedra che, spietata e perfida, costrinse il figliastro Ippolito a lasciare Atene (XVII 47; cfr. Ovid. Met. XV 498 " sceleratae fraude novercae ").
In senso figurato, quindi per " avversa ", " nemica ", designa in XVI 59 la gente ch'al mondo più traligna (cioè gli uomini di chiesa; ma per il Pézard il riferimento è diretto alla città di Firenze), e che è quindi a Cesare noverca, avversaria della politica imperiale, " aspra allo imperadore di Roma, come è la matrigna al figliastro " (Buti). " Madrigna a sé, dice Federigo II in una lettera, la corte di Roma " (Tommaseo).