uno, numerali composti con [prontuario]
L’aggettivo uno è il primo numerale ordinale (➔ numerali). È l’unico aggettivo numerale ordinale ad avere una forma distinta per il femminile (una; si noti l’uso per indicare l’ora: l’una, cioè «l’ora una»). Invece, per evidenti motivi di ordine semantico, uno non ha forme plurali, così come gli altri aggettivi numerali ordinali (compreso zero: zero punti, zero gradi) non hanno forme singolari; uni si trova solo come pronome indefinito, nell’espressione gli uni e gli altri.
La scelta delle forme di uno ordinale numerale segue le stesse norme morfosintattiche di uno articolo indeterminativo (e degli aggettivi indefiniti alcuno, ciascuno, nessuno, ecc.; ➔ articolo): per dettagli; ► articolo; ► numerali.
Nella formazione dei numerali composti dalle decine più uno, escluso undici, l’ordinale che esprime la decina perde la vocale finale e si unisce a formare un’unica parola con uno: ventuno, trentuno, quarantuno, cinquantuno, sessantuno, settantuno, ottantuno, novantuno.
Nei composti con le centinaia e le migliaia abbiamo una doppia possibilità: l’unione dei due componenti, senza perdita di vocale finale (centouno, duecentouno ...; milleuno, duemilauno ...; le varianti con perdita della vocale, come centuno, sono arcaiche e desuete) oppure l’interposizione tra i due componenti, graficamente separati, della congiunzione e (cento e uno, duecento e uno ...; mille e uno, duemila e uno ...).
I composti con milioni e miliardi ammettono solo la forma separata (un milione e uno, due milioni e uno ...; un miliardo e uno, due miliardi e uno ...).
I composti di uno tendono a rimanere invariati: ventuno banchi, trentuno case, centouno invitati, milleuno / mille e uno ascoltatrici, un milione e uno cittadini. La forma in uno è peraltro obbligatoria quando il nome precede l’ordinale: uomo di anni quarantuno, alle ore ventuno.
Sono comunque ammesse, benché meno frequenti, anche le forme in un secondo le norme già descritte: ventun banchi, centoun invitati. Si considerino qui anche i composti del tipo ventunomila / ventunmila, che ammettono indifferentemente la doppia forma. Sono invece rare, arcaiche e in disuso, se pur attestate, le forme femminili del tipo ventuna (navi); ma è ammesso il femminile con le forme separate, anche con nominale declinato al singolare: duecento e una pagine, duecento e una pagina (cfr. anche il titolo Le mille e una notte). Undici è indeclinabile senza eccezioni.
Da uno ha origine anche il prefisso uni-, da cui i composti uninominale, unicellulare, unilaterale, ecc.