NUNDINA (dal lat. novem, e dies)
Si chiama così il periodo di otto giorni compiuti in cui era diviso l'anno romano. Al nono giorno (dies nundinarum, nundĭnum) si teneva il pubblico mercato o fiera per lo scambio delle merci tra la città e la campagna, e a questo scopo le occupazioni ordinarie erano sospese, fino a che la lex Hortensia (246 a. C.) non provvide a rendere fasto anche questo giorno per facilitare ai convenuti da fuori l'accesso ai tribunali.
Il giorno delle nundine era fissato per tutto l'anno dalla lettera nundinale (dall'A all'H) scritta a fianco di ogni giorno nel calendario: così se la lettera nundinale era, per es., A, il mercato cadeva ogni otto giorni in coincidenza della lettera A. Il primo mercato dell'anno nuovo cadeva a otto giorni di distanza da quello precedente, ciò che faceva mutare ogni anno la lettera nundinale. Si doveva tuttavia evitare che le nundine coincidessero con le calende di gennaio e con le none di tutti gli altri mesi e a ciò provvedeva il sacerdozio (Macr., Sat., I, 13, 16-18).
Nel calendario pregiuliano si avevano 44 periodi nundinali di 8 giorni più 3 giorni e la lettera finale era C; nel calendario giuliano si hanno 45 periodi nundinali più 5 giorni e la lettera finale è E.
L'intervallo tra due nundine è detto internundinum. L'intervallo fra tre nundine computando dalla prima all'inizio della terza incluso (pari a 17 giorni) era detto trium nundinum o trinundinum. Esso aveva importanza nello svolgimento della vita politica e amministrativa, perché era lo spazio di tempo che doveva intercorrere tra la convocazione di un'assemblea e la sua riunione (comizî, tribunali, rogationes, ecc.). La legge delle XII Tavole stabilisce la sorte del debitore insolvibile dopo che sia stato presentato al mercato per tre nundine consecutive (Gell., XX, 1, 49).
L'origine delle nundine era dalla tradizione romana fatta risalire agli Etruschi e il primo a introdurle in Roma sarebbe stato Servio Tullio.
Da Macrobio (Sat., I, 16, 36) si ha notizia di una dea Nundina che presiedeva alla purificazione e all'imposizione del nome al neonato, il nono giorno se maschio, l'ottavo se femmina.
Bibl.: M. Besnier, Nundinaet, in Daremberg e Saglio, Dictionn. des antiq. gr. et rom., IV, ii, pp. 120-122; v. anche le principali opere sulla cronologia romana, p. es. W. Soltau, Röm. Chronologie, Friburgo in B. 1889, passim.