NUOVA SCOZIA (Nova Scotia; A. T., 129)
Provincia del Dominion del Canada, situata sulla sua costa orientale. Essa è formata da una penisola congiunta al continente mediante l'istmo di Chignecto, largo circa 18,5 km. La provincia ha una superficie di 54.565 kmq. e nel 1931 contava una popolazione di 512.027 ab. L'aspetto geologico rivela rocce antiche ripiegate con graniti intrusivi a SO. di Halifax e trasgressioni di rocce carboniche sopra le pieghe antiche. Questi antichi terreni sono molto consumati e il punto più alto del territorio, nei monti Cobequid, non supera i 300 m. Rocce triassiche con intrusioni vulcaniche si trovano intorno alla parte sud-orientale della Baia di Fundy, ma questa struttura è separata dalla massa principale della Nuova Scozia mediante il lungo bacino di Annapolis, percorso da una striscia longitudinale di territorio basso, sulla quale passa la linea ferroviaria. Un movimento di sommersione ha prodotto una serie di piccole baie e di isole. Tra le prime la più notevole è il magnifico porto di Halifax. All'estremità della valle sommersa che forma la Baia di Fundv sono famose le enormi maree che giungono fino a 16,1 m. L'Isola del Capo Breton, di fronte alla costa settentrionale, appartiene alla provincia.
Il clima è quello della costa orientale canadese: freddo temperato, con temperature minime sotto zero a Halifax da dicembre a marzo inclusi. I mesi più freddi sono gennaio e febbraio con temperature medie di circa − 4°,5; di questi due mesi, febbraio è spesso leggermente più freddo di gennaio, perché in esso si perde l'influsso moderatore del mare. Il massimo caldo si ha in luglio e agosto, con temperature medie leggermente superiori a 18°. Non di rado la primavera è un poco più calda dell'autunno. Le precipitazioni sono ben distribuite lungo l'anno, con una media annua totale di 1434 mm. Il periodo maggiormente piovoso è quello che va da ottobre a gennaio, con una media che negli ultimi mesi del periodo stesso raggiunge i 150 mm. Maggio, giugno e luglio sono piuttosto asciutti, con medie mensili di circa 95 mm.; la media di luglio è un poco inferiore. La pioggia è notevolmente più abbondante nella regione meridionale che in quella settentrionale e la neve è relativamente scarsa.
La popolazione è in gran parte di discendenza inglese con prevalenza di elementi scozzesi. A Halifax e nell'Isola del Capo Breton, che sono distretti minerarî, predominano gli Scozzesi. Sull'Isola del Capo Breton vivono anche i discendenti dei primi colonizzatori francesi. Nella regione sud-orientale si trovano Tedeschi e nel distretto di Halifax furono trasportati alcuni Negri. Sparsi nel territorio sopravvivono anche pochi aborigeni (Micmac). Nel 1871 la popolazione era di 387.000 ab.; essa si accrebbe segnatamente nel decennio successivo, fino a raggiungere a poco a poco la cifra indicata per il 1931. In tale anno Halifax, capitale e porto principale, contava 59.275 ab. e Sydney, città e porto principale nell'Isola del Capo Breton, 23.089 ab.
La posizione geografica della provincia e il suo ottimo porto di Halifax hanno conferito alla Nuova Scozia importanza marittima, della quale sono esempî il commercio dello zucchero con le Indie Occidentali e i depositi di carbone per rifornimento delle navi a Sydney. La pesca di gamberi, merluzzo, sgombro, aringa, ecc. raggiunge valori superiori a quelli d'ogni altra provincia canadese, eccettuata la Columbia Britannica. Nei fiumi e nei laghi abbondano trote e salmoni. I pescatori della Nuova Scozia si spingono fino ai Grandi Banchi di Terranova. Il valore della pesca fu, nel 1931, di 7.986.711 dollari. Si dice che le foreste coprano ancora la metà del territorio della provincia; esse sono formate da un gran numero di conifere; vi sono anche querce e aceri. Nel 1931 i prodotti di queste foreste raggiunsero il valore di 7.414.836 dollari. Nell'Isola del Capo Breton si trova carbone bituminoso e nella regione nord-occidentale della provincia si ricava minerale di ferro che viene fuso insieme con altro importato da Terranova. Il carbone prodotto nel 1930 fu valutato 24.528.860 dollari e i prodotti del ferro nel 1926 6.165.852 dollari. Altro importante minerale è il gesso. Si estraggono dal suolo anche rame e oro.
La frutticoltura è molto sviluppata, specialmente nel bacino di Annapolis, e la Nuova Scozia è rinomata per le sue mele di cui si fa larga esportazione in Inghilterra. L'attività agricola è dedicata in parte anche all'industria dei latticinî e all'allevamento del bestiame; all'estremità della Baia di Fundy si trovano bei pascoli. Industrie principali sono la preparazione del pesce in scatola, le industrie del legno, del ferro e dell'acciaio.
Storia. - Prescindendo dalle leggende di scoperte scandinave nel Medioevo, la prima visita al territorio che divenne la Nuova Scozia fu fatta dal Caboto nel 1497; le prime colonie di pescatori vi furono stabilite nel 1504, e Jacques Cartier (v.) riconobbe l'opportunità di colonie stabili alla foce del San Lorenzo. Nel 1598 il marchese de la Roque ottenne una nuova concessione delle terre al Cap de Sable (l'estremità sud-ovest dell'isola), dove fondò una colonia chiamata La Cadie, nome che appare in quell'anno per la prima volta ed è di origine ignota; gl'Inglesi lo cambiarono poi in Acadia. Al de la Roque succedettero Chauvin, Saint-Malo (1602), e, accompagnati dal Champlain, de Chatte (1603) e Pierre de Gast, signore di Monts (1604). Nel 1610 i Francesi fondarono una colonia sulla Baie française (oggi Fundy) e costruirono Port-Royal (oggi Annapolis), ma nel 1613 furono espulsi dagl'Inglesi della Virginia. I nuovi coloni ebbero una carta da Giacomo I nel 1621, ma col trattato di Saint-Germain (1632) Carlo I restituì l'Acadia alla Francia. Essa fu ripresa dal Cromwell nel 1654, dopo che il 16 agosto il maggiore Sedgwick aveva costretto il governatore Leborgne a capitolare. Con la pace di Breda (1667) la travagliata colonia fu nuovamente restituita alla Francia. Questa l'affidò alla Compagnia delle Indie Occidentali, la quale nel 1674 perdette i suoi privilegi che furono devoluti allo stato. L'amministrazione francese fu notoriamente - anche per unanime confessione degli stessi studiosi francesi - incompetente. Nell'ottobre del 1710 Port-Royal capitolò agl'Inglesi, i quali col trattato di Utrecht (1713) la riconquistarono definitivamente, il solo Capo Breton restando, per allora, ai Francesi. I coloni francesi furono definiti "francesi neutri", trattati con ogni riguardo, e tra l'altro dispensati dal servizio militare; ma avevano la disgrazia di trovarsi sulla linea delle operazioni. Nel 1755 l'Inghilterra ne espulse circa 6000 in modo brutale, forse senza pari nella storia dei rapporti tra popoli civili. Esportati a Miquelon, subirono infinite vessazioni per opera della burocrazia, sicché molti preferirono tornare, accettando la cittadinanza inglese; una parte invece andò nella Luisiana. Questo episodio è stato celebrato nel poema del Longfellow. Halifax, creata come contrappeso a Louisburg, ebbe rigoglioso sviluppo durante il '700. Una grande immigrazione scozzese (donde il nome della provincia) favorì l'agricoltura e l'industria del legname. Nel 1769 la Prince Edward Island (già Isle-Saint-Jean) fu resa indipendente dalla Nuova Scozia; nel 1734, in seguito all'immigrazione di numerosi fuorusciti americani lealisti, il Nuovo Brunswick ne fu pure staccato, ed eretto in colonia indipendente; e nello stesso tempo la Nuova Scozia perdette anche il Capo Breton, che le fu nuovamente unito nel 1820. Nel 1867 la provincia fu ammessa nel nuovo Dominion del Canada, ed ebbe un'assemblea rappresentativa sotto il controllo d'un Consiglio di Dodici. Il governatore è nominato ogni cinque anni dal governo federale, e l'assemblea di 38 membri, è eletta anch'essa ogni cinque anni dal voto popolare. La provincia è rappresentata nel Senato del dominion da 10 membri, e nella Camera dei comuni da 14.
Bibl.: J. de Laet, Description de l'Amérique, 1635; Beamish Murdoch, History of Nova Scotia or Acadia, 1865; F. Parkman, Montcalm and Wolfe; B. Wilson, Nova Scotia, the province that has been passed by, Londra 1912; P. H. Smith, Acadia, a lost chapter in American history, New York 1884; E. Richard, Acadia, missing links of a lost chapter in American history, New York 1895; Nova Scotia Archives, Halifax 1869-1908, 1-3; Nova Scotia Institute of Science, Halifax, Proceedings and transactions, 1863 segg.; Nova Scotia Historical Society, Halifax, Collections, 1878 segg.; Nova Scotia magazine and comprehensive review of literature, politics and news, ivi, luglio 1789-marzo 1792, 1-3. Per il de Monts v.: H. P. Biggar, Early trading companies of New France, cap. IV. Per l'espulsione del 1755: Winsor, America, V, p. 452; Parkman, op. cit., I, p. 234; Harper's magazine, novembre 1884, p. 877 e Nation, ottobre 30, 1884, p. 374 e gennaio 22, 1885, p. 73; J. Hannay, History of Acadia, Londra 1882 (opera di divulgazione popolare); biblografia in Winsor, op. cit., IV, pp. 149-162.
Ved. inoltre: American Antiquarian society, Proceedings, ottobre 1896, pp. 160, 188; Report of the Joint Commission to establish the boundary between U. S. and British America, 1798; T. B. Akins, Selections from the public documents of the province of Nova Scotia, Halifax 1869 segg.; J. Bourinot, Builders of Nova Scotia, 1900; D. Campbell, Nova Scotia, Montreal 1873; H.R. Casgrain, Un pélerinage au pays d'Évangeline, 3ª ed., Parigi-Québec 1889, per il punto di vista francese; T. C. Haliburton, Historical and statistical account of Nova Scotia, 1829. I primi giornali della provincia furono la Nova Scotia Gazette, Halifax 1766-1769, e la Halifax Gazette, fondata nel 1751 e tuttora esistente.