NUOVA ZELANDA
Le principali raccolte di antichità classica nella N. Z. sono quella dell'Otago Museum a Dunedin e quella dell'Università di Canterbury a Christchurch le quali negli ultimi venti anni sono state notevolmente arricchite. Alcuni vasi greci si possono trovare pure nel War Memorial Museum di Auckland [vasi attici a figure nere, rosse e a fondo bianco; un cratere a campana lucano del Pittore di Creusa (A. D. Trendall, Red-Fig. Vases of Luc. Camp. a. Sicily, Oxford 1967, p. 92, n. 476) ed un'hydrìa campana del Pittore di Capua (Trendall, op. cit., p. 366, n. 23), e nel Museo del Dominion a Wellington. Nel Department of Classics della Victoria University di Wellington c'è una piccola collezione didattica composta di alcuni frammenti geometrici dell'agorà di Atene, qualche arỳballos ed alàbastron corinzio, alcune tarde lèkythoi a figure nere, una coppa del Gruppo Senzafoglie (Leafless Group), due lèkythoi a figure rosse e un cratere a campana àpulo attribuito al Pittore di Karlsruhe B q.
Bibl.: I vasi attici fino al 1951 sono stati elencati da A. D. Trendall nell'articolo Attic Vases in Australia and New Zealand, in Journ. Hell. St., LXXI, 1951, pp. 178-193; le aggiunte sono riportate di volta in volta nei Fasti Archaeologici e, per quanto riguarda Dunedin negli Annual Reports of the Otago Museum.
Christchurch. - Università di Canterbury, raccolta Logie. - La raccolta Logie, così detta dal nome di un segretario dell'Università, contiene circa settanta pezzi di antichità classiche tra cui alcuni vasi molto notevoli (Fasti Arch., xii, 1957, p. 22, n. 251). Essa è formata di pezzi attico-geometrici, da un'oinochòe etrusco-ionica decorata con stambecchi ed attribuita al Pittore delle Rondini, da un'òlpe corinzia, due alàbastra ed akuni bei vasi a figure nere, specie due coppe di Siana - una lip-cup ed una band-cup - e da tre anfore, una delle quali del Pittore dell'Altalena con una raffigurazione unica nel suo genere di cinque uomini su trampoli (Fasti Arch., xii, 1957, tav. 3, fig. c), probabilmente un coro di titani, precedente le raffigurazioni drammatiche vere e proprie.
Tra i vasi attici a figure rosse sono un'anfora di Hermonax (J. D. Beazley, Red-fig., 2, p. 898, n. 140) e due coppe, una del Pittore della Fonderia (J. D. Beazley, ibid., p. 403, fl. 34) ed un'altra, prestito del museo di Canterbury, di Douris (Beazley, ibid., p. 438, n. 138). Ci sono due lèkythoi bianche, di cui una del Pittore di Sabouroff (Beazley, ibid., p. 849, n. 239), un cratere a campana protolucano del Pittore dei Ciclopi (Trendali, op. cit., p. 27, n. 90) ed un'oinochòe etrusca a figure rosse con satiri. Inoltre vi sono anche alcune terrecotte, qualche vetro romano e del materiale da Cipro.
Bibl.: A. D. Trendall, Fasti Arch., XII, 1957, p. 22, n. 251; id., XIV, 1959, p. 14, n. 177; id., Greek Vases in the Logie Memorial Collection, 1970.
Dunedin. - Otago Museum. - L'Otago Museum contiene la più vasta collezione di antichità classiche della N. Zelanda. Essa comprende circa 200 vasi greci, delle terrecotte, alcuni bronzi e gioielli, e delle sculture tra le quali spicca una testa attica del V sec. a. C., da associarsi, forse, alle sculture del Partenone (Journ. Hell. St., lxi, 1931, pp. 6 ss.). Questa collezione è stata arricchita nel 1948 con l'acquisto tramite il Fondo Fels, dei vasi appartenenti al prof. A. B. Cook di Cambridge che rappresentano un buon insieme che va dal periodo geometrico all'ellenistico con esemplari notevoli di vasi attici a figure nere, rosse, qualche vaso àpulo, campano ed etrusco.
Numerose aggiunte sono state fatte alla collezione negli anni successivi: tra queste un'hydrìa ceretana (Journ. Hell. St., lxxv, 1955, tavv. 1-6), un'anfora a figure nere della cerchia del Pittore di Princeton, un cratere a colonnette a figure rosse del Pittore dei Porci (Journ. Hell. St., lxxxiii, 1953, p. 140) un'oinochòe del Pittore di Shuvalov (J. D. Beazley, Red-fig., 2, p. 1206, n. 6), il collo di un cratere a volute, simile per stile al Pittore di Nikoxenos, due chòes, una figurina cicladica, un'antefissa fittile raffigurante una Gorgone, da Taranto, un paio di braccialetti d'argento da Amastris ed un orecchino d'oro a forma di testa leonina (Journ. Hell. St., lxxix, 1959, pp. 157-58, tavv. 4-5, 1).
Bibl.: A. D. Trenadll, in Journ. Hell. St., LVI, 1936, p. 256; P. E. Corbett, ibid., LXIII, 1953, p. 140; J. K. Anderson, Greek Vases in the Otago Museum, Dunedin 1955; id., in Journ. Hell. St., LXXV, 1955, pp. 1-6; ibid., LXXIX, 1959, pp. 157-8; Fasti Arch., 1955, X, p. 25, n. 216; XI, 1956, p. 16, n. 216; XIV, 1959, p. 14, n. 177.