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NUOVA ZELANDA

di Giuseppe GENTILLI - Gennaro CARFORA - Ettore ANCHIERI - - Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
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NUOVA ZELANDA (XXV, p. 67; App. I, p. 902; II, 11, p. 427)

Giuseppe GENTILLI
Gennaro CARFORA
Ettore ANCHIERI

ZELANDA Dal 1949 le isole Tokelau, già amministrate dalla N. Z. dal 1926 in poi, divennero parte dello stato neozelandese. Il territorio metropolitano rimane tuttavia invariato. Si è continuato lo studio geologico delle isole; indagini geofisiche e sismiche continuano, e si nota la diminuzione dei terremoti (3093 nel decennio 1929-38, 1642 nel decennio 1939-48, e 1222 nel decennio 1949-58), e la diminuita violenza (l'ultima scossa di decimo grado risale al 1931, l'ultima di nono grado al 1942, l'ultima di ottavo grado al 1948). Le stazioni climatologiche sono ora 150 e quelle udometriche 1200; si hanno ora dati sulla pioggia a Milford Sound sulla costa sud-occidentale, in media 6434 mm all'anno in 194 giormi píovosi, contro i 335 mm annui in 99 giorni ad Alexandra, 125 km più ad oriente

Si continua la protezione della fauna indigena e si certa di limitare la fauna esotica (cervo). Si è riscoperto il Notornis creduto estinto (1948).

Dal 1956 si è codificata la legge elettorale; il paese è diviso in 76 circoscrizioni elettorali europee e 4 maori, ed è obbligatorio per gli elettori Europei e Maori di farsi iscrivere nell'albo elettorale rispettivo, ma i sanguemisti possono optare per l'albo europeo o per quello maori della rispettiva zona. Nel 1958 la popolazione totale era di 2.296.434 persone, delle quali 149.706 Maori; l'aumento annuo medio fu di 2,31%. Tra gli Europei gli uomini superano le donne di 10.632 e tra i Maori di 2890. Nel 1958 giunsero in N. Z. 79.666 persone, contro 64.258 che ne partirono, con un bilancio netto di 15.408; il massimo incremento migratorio netto annuo si ebbe nel 1953 (22.032 persone). Delle persone che giungono ogni anno, circa un terzo sono immigranti, un terzo turisti ed uomini d'affari, ed un terzo neozelandesi che tornano da viaggi oltremare. La N. Z. continua la sua politica di discriminazione razziale e nazionalista contro gl'immigranti di origine neolatina, che non compaiono nemmeno nelle statistiche ufficiali; nel 1958 vi erano solo 464 sudditi italiani in N. Z., ponendo così gl'Italiani al decimo posto tra le nazionalità non britanniche; nello stesso anno solo 8 Italiani acquisirono la cittadinanza neozelandese (tredicesimo posto, a pari con la Lituania e la Svizzera).

La popolazione rurale, che era il 43% del totale nel 1926, è ora il 37%, e mentre nel 1926 il 24% della popolazione viveva in centri di oltre 25.000 abitanti, nel 1956 la proporzione era del 32%. L'urbanesimo si accentua anche tra i Maori, dei quali 22.825 vivono ora in città. La N. Z. ha un sistema di previdenza sociale che permette il pagamento di L. 4 (lire 7000) settimanali in caso di malattia o disoccupazione e la stessa somma settimanale quale pensione di vecchiaia; una vedova inceve una pensione maggiore, e doppia se ha tre figli a carico. Il paese rimane ancora agricolo: su una produzione nazionale valutata a 635 milioni di sterline, l'allevamento contribuisce con 202 milioni, i latticinî con 111, e l'agricoltura (ora in declino) con 24, contro 187 milioni di sterline per la produzione industriale e 67 per l'edilizia, ecc. In 20 anni il valore della produzione agricola è aumentato del 326% e quello della produzione industriale del 514%; l'aumento di volume è stato molto minore (48% e 172% rispettivamente).

Finanze. - Al 31 marzo 1960 il reddito nazionale netto al costo dei fattori era valutato in 1.045 milioni di sterline neozelandesi, e il prodotto nazionale lordo in 1.233 milioni. Di tale cifra, la quota relativa al settore privato ammonta a 939 milioni, di cui 149 destinati a investimenti e 790 a consumi. Il bilancio statale relativo all'esercizio finanziario 10 aprile 1958-31 marzo 1959 presenta un disavanzo di 18,5 milioni di sterline neozelandesi, risultante da un'entrata complessiva di 351,6 milioni e una spesa di 370,1 milioni. Il sistema creditizio si articola in una banca centrale, che appartiene allo stato, e in cinque banche commerciali, di cui tre filiali di banche australiane. Vi sono inoltre un'organizzazione di casse postali, con 991 filiali, e 5 casse di risparmio. La N. Z. ha un suo proprio sistema monetario, con monete in oro e argento la cui denominazione è simile a quella del Regno Unito. A partire dall'agosto 1948, la sterlina neozelandese è valutata alla pari con quella britannica; il cambio è fissato sui 2,76-2,80 dollari S. U. A. per una sterlina.

Storia. - Dopo 14 anni di permanenza al potere, il partito laburista, sconfitto nelle elezioni generali del 1949, venne sostituito al governo dal partito nazionale, favorevole a un'economia fondata sull'iniziativa privata e sulla libera concorrenza. Le funzioni parlamentari venivano esercitate dalla sola Camera dei Rappresentanti, essendo allo studio il progetto per una nuova Camera Alta. Nel settore della politica estera la N. Z. aderì al Piano di Colombo, contribuendovi positivamente nei limiti delle sue risorse; sottoscrisse il trattato di Pace con il Giappone (8 sett. 1951) e il trattato tripartito di sicurezza con Australia e Stati Uniti (ANZUS, 1° settembre 1951). In seguito partecipò attivamente all'elaborazione del trattato istitutivo della SEATO, nuova organizzazione difensiva in funzione anticomunista accentrata intorno agli Stati Uniti. In virtù di tale trattato, la sicurezza territoriale neozelandese veniva a dipendere essenzialmente dagli S. U. A., verso la cui sfera d'influenza la N. Z. si spostava, vieppiù sfuggendo a quella tradizionale britannica. Non mancò qualche segno di divergenza dalla politica americana riguardo ai problemi dell'Asia, essendo il governo neozelandese più sensibile ad altri pericoli, diversi da quello di un'aperta aggressione comunista, quali il possibile risorgere del militarismo giapponese o eventuali tensioni derivanti da sentimenti nazionalistici o razziali. Non si nascose inoltre, per influenza della politica inglese, una certa perplessità circa l'opportunità di un continuo ostracismo alla Cina comunista. All'epoca dell'azione anglo-francese in Egitto, la N. Z. si trovò in grave imbarazzo per le divergenze tra S. U. A. e Gran Bretagna, dalla quale continuava a dipendere la sua vita economica e culturale. Il primo ministro S. Holland, pur esprimendo la propria fiducia nella bontà delle ragioni della Gran Bretagna, fece votare a favore di un pronto intervento di una forza di polizia internazionale. Le prospere condizioni del Paese si alterarono gravemente nel 1957, a causa dei diminuiti ricavi dai prodotti casearî e dell'aumento delle importazioni; la determinazione inglese d'impiantare una propria agricoltura interna fu causa non ultima delle difficoltà economiche della Nuova Zelanda. Il nuovo gabinetto presieduto da W. Nash, nato dalla vittoria laburista nelle elezioni generali del 1957, impose un più stretto controllo delle importazioni. A rinforzare e allargare l'economia del Paese contribuirono la modifica del trattato di Ottawa sulle preferenze imperiali e il trattato commerciale col Giappone (1958), che gli riservava il trattamento della nazione più favorita. La ripresa della crisi economica fu, così, inaspettatamente rapida. La Nuova Zelanda, il 1° ottobre 1959, concesse un governo indipendente, pur sotto la guida di un Alto Commissario, al territorio in amministrazione fiduciaria delle Samoa occidentali.

Bibl.: K. B. Cumberland, Soil erosion in New Zealand, Wellington 1947; H. S. Panton, New Zealand, Londra 1951; J. B. Condiffe e W. T. Airey, A short history of New Zealand, Christchurch 1953; K. B. Cumberland, South West Pacific, ivi 1954; J. L. Robson, New Zealand: the development of its laws and constitution, Londra 1954; D. O. Hall, Portrait of New Zealand, Wellington 1955; O. Duff, New Zealand now, Londra 1956; A. R. Callaghan, Science in New Zealand, Wellington 1957; B. J. Garnier, The climate of New Zealand, Londra 1958; F. L. W. Wood, This New Zealand, Londra 1958; The New Zealand Official Year Book, 1958 (Wellington, Department of Statistics).

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