NŪRĪ ĀL SA‛ĪD
Militare e politico iracheno, nato a Baghdād nel 1888. Partecipò quale ufficiale ottomano alle guerre balcaniche (1912-13). Venuto in contatto con le società segrete nazionaliste arabe operanti a Istanbul, nel 1916 fuggì dalla Turchia per unirsi ai rivoltosi nel Higiāz, divenendo capo dello Stato Maggiore dell'armata higiāzena. Negli anni 1918-20 fu a Damasco con il re Faisal I, che seguì nel 1921 a Baghdād quando egli, costretto a rinunciare al trono della Siria, assunse quello del ‛Irāq. Nominato nel 1921 capo di Stato Maggiore dell'esercito iracheno, fu fra il 1923 e il 1928 per sei volte ministro della Difesa. Fra il 1930 e l'ottobre 1932 fu primo ministro, e come tale firmò nel giugno 1930 il trattato di alleanza con la Gran Bretagna. Ministro degli Esteri e della Difesa in varie riprese fra il 1933 e il 1936, nell'ottobre del 1936, in seguito al colpo di stato, fu espulso dal ‛Irāq. Nel dicembre 1938 fu di nuovo primo ministro, e mantenne tale carica fino al 1949, per poi riassumerla dal settembre 1950 al luglio 1952, dall'agosto 1954 al giugno 1957 e infine dal marzo al luglio 1958. A partire dal 1950 il suo governo si distinse per la ferma decisione con la quale procedette a una dura epurazione nell'apparato statale e per il forte impulso dato allo sviluppo dell'economia. In generale la linea politica da lui sostenuta nel corso della sua lunga carriera fu fondata sul principio che il suo paese, per ragioni politiche, economiche e di sicurezza, aveva bisogno dell'aiuto degli Occidentali, con i quali era quindi necessario collaborare. Nel febbraio 1955 firmò il patto turco-iracheno, primo nucleo del Patto di Baghdād; in seguito a ciò nel marzo dello stesso anno poté firmare un accordo con la Gran Bretagna che trasformava l'alleanza fra i due paesi in collaborazione in seno a quel Patto. Fu inoltre fautore di un'ampia collaborazione interaraba, il cui inizio avrebbe dovuto essere rappresentato da un complesso di alleanze. In questo spirito già nel 1930 si fece sostenitore di un'alleanza fra ‛Irāq, Transgiordania, Higigāz e Neǧd; nel 1943 appoggiò il progetto della Grande Siria, da attuarsi con l'unione di Siria, Libano e Transgiordania, unione che avrebbe poi dovuto gradualmente allargarsi. Ancora nel 1953 si mostrò propenso alle idee di unione fra Siria e ‛Irāq. Inviso ai nazionalisti arabi in quanto filoccidentale, ed in genere impopolare per il modo forte e deciso con cui governò, Nūrī Āl Sa‛īd seppe comunque manipolare abilmente le contrastanti correnti politiche, ed esercitò, direttamente o indirettamente, una larga influenza sulla vita politica irachena e araba fino al 14 luglio 1958, giorno in cui fu ucciso dai rivoluzionarî.