NYMPHEROS (ΝΥΜΦCΡΩC)
Questo nome, che il Brunn suppose essere quello di un intagliatore di gemme di età imprecisata e non noto da altra fonte, è inciso su una pietra dura (sardonica: corniola secondo l'Agostini che dà una trascrizione inesatta "Nampheros") del museo di Firenze. La gemma reca al centro un soldato, in piedi, in visione frontale, salvo la testa, dai lunghi capelli, che è di profilo a destra: reca in una mano un lungo ramo di palma (forse l'emblema di qualche vittoria agonistica) mentre sostiene con l'altra un elmo senza cimiero, posato su uno scudo oblungo; il personaggio indossa una specie di corazza pettorale che lascia scoperta buona parte del busto, una tunica succinta alla vita e calzari. Il nome, di impronta greca, va riferito piuttosto al possessore della gemma o al personaggio che vi è rappresentato, che non ad un ipotetico artista.
Bibl.: L. Agostini, Gemmae et sculpturae antiquae, 3a ed., 1699, pp. 65-6, tav. CLXVI; Letronne, L'étude des noms propres grecs, in Ann. Inst., XVII,1845, p. 261; H. Brunn, Gesch. der griech. Künstler, II, Stoccarda 18892, p. 424, par. 624; J. Sieveking, in Pauly-Wissowa, XVII, 1936, c. 1604, s. v.