MEDIX, o Meddix
Questa parola osca - etimologicamente forse non lontana da iudex e il cui significato corrisponde all'incirca al latino magistratus - serviva a indicare i capi delle comunità dei popoli di stirpe sabellica, magistrati di durata annuale e con funzioni di giudici, di comandanti militari e di sacerdoti. Più volte, anziché semplicemente di meddix, si parla di meddix tuticus: secondo alcuni, anche costui sarebbe il capo di una comunità cittadina (la tovta, che corrisponde a civitas); ma più probabilmente invece il meddix tuticus, dato il vincolo federale più o meno stretto che univa tra loro le comunità cittadine d'una stessa popolazione, era il presidente della confederazione o lega di un popolo, mentre il meddix senz'altre aggiunte era il capo delle singole comunità cittadine comprese nella confederazione. Si avrebbe, insomma, un ordinamento analogo a quello della Lega latina, dove pure, accanto ai praetores o dictatores delle singole comunità, compare il praetor o dictator presidente della confederazione. Talvolta, nelle comunità cittadine, anziché un solo meddix se ne trovano contemporaneamente due: e ciò, o perché anche presso i popoli: di stirpe sabellica poteva esistere alcunché di simile alla collegialità dei Romani, o proprio perché si tratta di un'imitazione degli ordinamenti romani.
Bibl.: J. Martha, in Daremberg e Saglio, Dict. d'ant., III, ii, 1663 segg.; St. Weinstock, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XV, i, col. 26 segg.; P. Bonfante, St. del dir. rom., I, 3ª ed., Milano 1923, p. 45 segg.; P. De Francisci, St. del dir. rom., Roma 1926, I, p. 88 segg.