O vos omnes qui transitis per viam
. Così incomincia una delle Lamentationes di Geremia (1, 12), che D. riporta testualmente nella Vita Nuova (VII 7 ne la prima [parte del sonetto] intendo chiamare li fedeli d'Amore per quelle parole di Geremia profeta che dicono: " O vos omnes qui transitis per viam, attendite et videte si est dolor sicut dolor meus "), riprendendo l'inizio del sonetto stesso: O voi che per la via d'Amor passate, / attendete e guardate / s'elli è dolore alcun, quanto 'l mio, grave (3 1-3; il dolore è causato dal ‛ venir meno ' de la bella difesa [§1] per la partenza della donna dello schermo).
Il riecheggiamento del passo di Geremia nelle parole di maestro Adamo (O voi che sanz'alcuna pena siete / ... guardate e attendete / a la miseria del maestro Adamo, If XXX 58-61) è una delle note solenni e dolenti che nella decima bolgia si alternano con le realistiche (U. Bosco, La decima bolgia, in " Letture classensi "). " Qui si fa evidente quell'intreccio di pittura cruda e di sentimento pietoso che prima era appena sensibile " (Momigliano, con riferimento al tremando [v. 31] di Griffolino.
Un altro riecheggiamento del passo biblico è stato individuato nelle parole di Bertram dal Bornio: Or vedi la pena molesta / ... vedi s'alcuna è grande come questa (If XXVIII 130-132).