OBERADEN
Località della Germania, nell'area della foce del fiume Lippe e del piccolo affluente Seseke, in cui si sono rinvenuti i resti di un campo di legionari edificato nel corso delle campagne militari di Druso (12-9 a.C.) come difesa contro le tribù germaniche della riva destra del Reno, nel territorio dei Sigambri.
Campagne di scavo erano state condotte già a partire dal 1906; la ripresa dei lavori, negli anni '80, ha consentito una migliore comprensione degli edifici e della loro funzione. Mediante le analisi dendrocronologiche si può fissare la data di fondazione dell'accampamento nell'n a.C. Il Castrum legionario di O. corrisponde al campo descritto da Cassio Dione (LIV, 33, 4): la sua forma, assai irregolare con i suoi sette angoli, si adatta alle condizioni topografiche. Il sistema di fortificazione consisteva in un muro con palizzata lignea e terrapieno di 3 m di spessore, munito di torri, e con un profondo fossato antistante.
Su tutti e quattro i lati principali del campo c'era una grande porta di accesso; quella orientale è stata costruita probabilmente in un secondo momento. Il campo era di notevoli dimensioni: 850 x 680 m, per una superficie effettiva di c.a 56 ha. In base a tale estensione, è stato possibile calcolare che vi fossero stanziate temporaneamente due legioni. I rinvenimenti dimostrano inoltre la presenza di truppe ausiliarie. In contrasto con l'irregolarità della cinta esterna, le costruzioni all'interno del campo erano disposte ad angolo retto e venivano realizzate in legno e argilla.
All'incrocio tra la via praetoria e la via principalis venne costruito il praetorium; a E, immediatamente adiacente, si trova la casa dei tribuni (13,5 x 26 m), mentre a O è stato aggiunto un altro edificio largo m 14,5. Inusuale appare la collocazione dei principia, che la via principalis separa dal praetorium di dimensioni molto ampie (95 x 102,75 m). Tipologicamente questa grossa costruzione si colloca accanto a ben conosciuti esemplari del periodo proto-imperiale.
Presso l'angolo NO del campo, sono state di recente portate alla luce le abitazioni di alcune centurie. Erano stati costruiti gli edifici dei centurioni, non però i contubernia: le truppe perciò dovevano essere state sistemate prevalentemente in alloggi provvisori. Le strade dell'accampamento presentano diverse dimensioni: la larghezza della via principalis all'altezza del praetorium e dei principia raggiunge i 43-44 m, mentre quella della via sagularis e delle altre principali strade dell'accampamento arriva fino a 25-26 m. Queste strade erano provviste di canali rivestiti in legno, atti allo scorrimento delle acque di superficie. Di fronte alla porta O, in occasione di alcuni moderni lavori edilizi, sono state scoperte alcune fontane romane e fosse di scarico: è stato ipotizzato che qui si trovassero le canabae della legione, ma gli elementi disponibili non sono sufficienti a dimostrarlo.
Durante le ultime campagne di scavo, presso l'angolo NO del campo legionario, sono stati evidenziati numerosi resti di un abitato della più recente Età del Ferro: non è chiaro se tale insediamento fosse ancora in vita al momento dell'arrivo dei Romani. Nelle immediate vicinanze, a O dell'accampamento delle legioni, si trovava l'«Uferkastell Beckinghausen», di c.a 1,6 ha di estensione. Molto probabilmente durante il periodo dell'occupazione del campo di O. in Beckinghausen stazionava un distaccamento della legione o un'unità ausiliaria necessaria alla sicurezza dei rifornimenti trasportati attraverso il fiume Lippe.
I recenti dati di scavo indicano che le truppe di occupazione hanno prima abbandonato in maniera regolare il Castrum legionario, e poi hanno provocato l'incendio di tutto l'impianto. I dati archeologici e numismatici confermano la breve vita di questo campo: quando venne abbandonato, probabilmente non era stato ancora completato. Sappiamo peraltro che nell'8 a.C. cessarono provvisoriamente le attività belliche contro i Germani della riva destra del Reno, per cui 40.000 uomini, soprattutto Sigambri, furono deportati sulla riva sinistra (Suet., Aug., 21; Tib., 9): perciò il principale Castrum costruito su questo fronte perse la sua funzione. Parallelamente allo sciogliersi del castrum di O., altri castra furono impiantati a E del Reno, come quello di Rödgen che aveva la funzione di rifornimento delle merci, e quello di Dangstetten sulla riva destra dell'alto Reno.
Bibl.: S. von Schnurbein, Untersuchungen zur Geschichte der römischen Militärlager an der Lippe, in BerRGK, LXII, 1981, p. 10 ss.; J.-S. Kühlborn, 75 Jahre archäologischer Untersuchungen im römischen Legionslager Oberaden; in Boreas, IV, 1981, pp. 216-222; id., Die neuen Grabungen in der Nordwestecke des römischen Legionslagers Oberaden, in Germania, LX, 1982, pp. 501-512; J.-S. Kühlborn, H. G. Schardt, G. Schwitalla, Erneute Untersuchungen der Principia des römischen Legionslagers von Oberaden, in Ausgrabungen und Funde in Westfalen-Lippe, IV, 1986, pp. 125-128; J.-S. Kühlborn, in Kaiser Augustus und die verlorene Republik (cat.), Magonza 1988, pp. 530-535, 581 s., 586 ss., 592 s.; id., Zur Geschichte der augusteischen Militärlager in Westfalen, in B. Trier (ed.), 2000 Jahre Römer in Westfalen, Magonza 1989, p. 44 ss.; id., Die Lagerzentren der römischen Militärlager von Oberaden und Anreppen, in Die römische Okkupation nördlich der Alpen zur Zeit des Augustus. Kolloquium Bergkamen 1989. Vorträge (Bodenaltertümer Westfalens, XXVI), Münster 1991, pp. 129-140; J.-S. Kühlborn e altri, Das Römerlager in Oberaden, 3. Die Ausgrabungen im nordwestlichen Lagerbereich und weitere Baustellenuntersuchungen der Jahre 1962-1988 (Bodenaltertümer Westfalens, XXVII), Münster 1992.
(J.-S. Kühlborn)