Re degli elfi e delle fate nella letteratura cavalleresca. W. Shakespeare ne fa un personaggio, ma di secondo piano, in A midsummer night's dream (Sogno di una notte di mezza estate), e Ch. M. Wieland ne fa il protagonista dell'omonimo poema (1780), dove saggiamente protegge e aiuta il principe Huon nella difficile impresa di portare a Carlo Magno un ciuffo della barba e quattro denti del califfo di Baghdād. Oberon potrà ricongiungersi con la moglie Titania solo quando due giovani innamorati potranno mostrare di amarsi di un amore puro, e Huon (dopo essere caduto nel peccato) mostrerà di amare con purezza e fedeltà una fanciulla, Rezia, figlia del califfo.
Dall'Oberon di Wieland J. R. Planché trasse il libretto per l'omonima opera musicale (1826) di C.M. von Weber.