OBERTO FALLAMONICA
Nacque agli inizi del sec. XIII, con ogni probabilità a Genova, e alcuni studiosi ritengono che fosse di origini saracene, perché la sua sottoscrizione in arabo compare su un atto del 1242 conservato oggi presso l'Archivio Capitolare di Agrigento, l'unico documento bilingue, in latino e arabo, redatto negli anni di Federico II che ci sia pervenuto. Tuttavia l'esistenza di una famiglia Fallamonica a Genova è attestata già nel sec. XII, quando alcuni dei suoi membri ricoprono incarichi pubblici. Sulle vicende di O. nulla sappiamo fino al 1239, anno in cui il suo nome, associato alla carica di "magister portulanus Siciliae ultra flumen Salsum", appare su un atto, anche se O. doveva far parte già da tempo dell'amministrazione imperiale. Sappiamo che nel 1239 ricoprì la carica di "secretus Panormi" (v. Dohana de Secretis), col compito di sovrintendere alle finanze del Regno in collaborazione con il "secretus" di Messina. Sul finire di quello stesso anno Federico II gli affidò una serie di incarichi. Nel 1240, con il titolo di "secretus Siciliae", le sue competenze furono estese da Palermo all'intera isola e prevedevano, tra l'altro, il controllo di tutti i porti e la gestione delle entrate del palazzo reale di Palermo. Negli anni successivi fu spesso inviato presso le corti musulmane e alcuni ritengono che abbia appreso l'arabo in quel periodo. Più tardi, forse dopo la morte di Federico II, fu accusato di malversazioni e arrestato. Fu liberato da re Manfredi nel 1259, su pressioni del comune genovese. A tutt'oggi la data della morte è ignota.