OBODRITI
. Antica popolazione slava, conosciuta anche sotto la denominazione di Obotriti o di Abotriti e che viveva press'a poco nel territorio dell'odierno Meclemburgo e del Holstein (per gli Obodriti del Meclemburgo, si veda anche meclemburgo). Sotto il nome di Obodriti si sogliono comprendere varie stirpi slave, peraltro assai affini tra loro. La storia della loro germanizzazione s'identifica nelle grandi linee con la storia dell'affermarsi del cristianesimo in quelle regioni, in quanto i Tedeschi si affermavano a un tempo come conquistatori e propagatori della nuova fede. Dopo un periodo d'indipendenza, gli Obodriti furono resi tributarî da Enrico I, re di Germania; peraltro nel 983 essi si resero nuovamente indipendenti e ritornarono al paganesimo. Il principe Pribignev, che diffondeva il cristianesimo, fu appunto ucciso per questo motivo. Dopo un dominio danese relativamente assai breve, il territorio abitato dagli Obodriti si trova politicamente suddiviso tra varî stati; con questa suddivisione la germanizzazione procede rapidamente; primi a germanizzarsi sono i principi e l'aristocrazia, la popolazione slava viene o sterminata o assimilata dai conquistatori e colonizzatori germanici, provenienti in notevole parte dalle zone renane. La germanizzazione degli Obodriti non è quindi che un capitolo della germanizzazione degli Slavi che occuparono nel primo Medioevo l'odierno Bassopiano germanico. Più a lungo si mantennero in vita i Polabî, mentre tuttora hanno mantenuto la loro lingua i Sorabi (Serbi) di Lusazia.
Bibl.: L. Niederle, Manuel de l'antiquité slave, Parigi 1923.