occaso
Sostantivo esclusivo della Commedia, che compare, nel senso proprio di " tramonto ", in Pd IX 91 Ad un occaso quasi e ad un orto / Buggea siede e la terra ond'io fui: Búgia e Marsiglia, patria di Folchetto.
Le due città hanno il tramonto e il sorgere del sole quasi nello stesso istante, si trovano cioè all'incirca sullo stesso meridiano, con uno scarto di longitudine minimo, che, secondo Tolomeo, è di due gradi e mezzo; ma, a causa della differenza di latitudine (circa 8 gradi) esistente fra le due località, il fenomeno cui D. accenna si verifica soltanto nell'equinozio; sicché possiamo ritenere col Porena che " quel che a lui [D.] preme è fissare il punto della costa mediterranea, fra l'Ebro e la Magra, dove si trova Marsiglia, cioè la sua longitudine: e sottintendendo, come molte altre volte, che quanto egli dice valga pel momento dell'equinozio, riferisce il quasi soltanto alla piccola differenza di longitudine tra Marsiglia e Buggea ".
Ancora nel senso di " tramonto ", ma in contesto figurato, il termine compare in Pg XXX 2 il settentrïon del primo cielo, / che né occaso mai seppe né orto: i sette candelabri, allegoricamente i sette doni dello Spirito Santo, paragonati all'Orsa Maggiore; ma, a differenza di questa, essi non conobbero né " tramonto " né nascita all'orizzonte, in quanto " li doni dello Spirito Santo non hanno principio né fine... né hanno mutamento " (Buti).
In Pg XV 9 già dritti andavamo inver' l'occaso, il termine vale " occidente ", come parafrasano in genere i commentatori.
Dal contesto, però, trovandosi D. in Purgatorio, si comprende che la direzione in cui egli si muove è nord-ovest, come intende il Porena, ovvero nord-ovest - ovest, come propone il Mattalia. Certo, l'indicazione della direzione non è chiara, in quanto il dritti parrebbe denotare proprio l'ovest; ma forse - come chiosa ancora il Porena - " sarà da intendere dritti nel senso di indirizzati, rivolti e inver (verso) nel senso di approssimazione ".