occidentalismo
Corrente di pensiero che si sviluppò in Russia fra il 1840 e il 1860 intorno all’idea della necessità di una riforma politica e sociale del Paese che favorisse l’inserimento dell’impero russo nella civiltà occidentale. Gli occidentalisti miravano a una trasformazione dell’autocrazia zarista in una monarchia costituzionale e all’abolizione della schiavitù, in modo da porre le basi per uno sviluppo economico di tipo capitalistico. La valutazione positiva del ruolo svolto dallo zar Pietro il Grande nella storia russa e l’atteggiamento critico nei confronti della Chiesa ortodossa contrapposero gli occidentalisti agli slavofili (➔ ).