PACIFICO, Oceano (XXV, p. 870; App. I, p. 913; II, 11, p. 479; III, 11, p. 340)
Il P. è il maggiore tra gli oceani e la sua storia va delineandosi sempre più nettamente, a mano a mano che progrediscono gli studi, sia per quanto riguarda il programma di campionamento diretto e indiretto dei fondali, sia per quello che concerne l'evoluzione della teoria della tettonica a zolle. Nell'ambito di questa teoria, la definizione della dorsale medio oceanica è una delle premesse essenziali. Se per l'oceano Atlantico e Indiano la dorsale medio oceanica segna la linea di separazione dei continenti che si vanno mano a mano allontanando, tanto che si possono definire oceani di frattura (v. atlantico, oceano, in questa App.), non altrettanto è possibile dire per il Pacifico. Esso è chiaramente l'oceano primordiale che va diminuendo nella misura in cui si ampliano o si sono ampliati gli altri bacini oceanici e, se anche nel P. possiamo individuare una dorsale, essa corre molto spostata verso est rispetto al centro del bacino, determinando interessanti interazioni con il margine occidentale del continente americano.
Anche il P., come altri oceani, è stato interessato dalle ricerche della nave oceanografica Glomar Challenger, nel quadro del piano DSDP (Deep Sea Drilling Project). Tra l'altro sono stati perforati fondali a oltre 6000 m nella fascia equatoriale e si sono raggiunte profondità di penetrazione di quasi 1000 metri.
I risultati più significativi di queste esplorazioni riguardano l'età dei sedimenti che alcuni autori ritenevano antichissimi; in realtà i sedimenti più antichi sembrano risalire al Giurassico superiore (150 milioni di anni). L'area più antica è stata localizzata nel settore nord-occidentale (Shatsky Plateau in prossimità dell'isola di Guam).
Nuove notizie sulla dinamica delle correnti profonde sono state raccolte durante la spedizione oceanografica SCORPIO. Nel bacino sud-occidentale sono state individuate nuove correnti profonde che portano verso nord 15-20 milioni di m3 di acqua al secondo. Per quanto riguarda la circolazione a profondità superiore ai 2000 metri, sono state calcolate correnti con velocità tra 0,5 e 2 cm s-1.
Bibl.: R. S. Dietz, The breakup of Pangaea, in Scientific American 223, 1970; P. J. Wyllie, The dynamic earth: Textbook in geosciences, New York 1971 (alla quale opera si rimanda anche per l'abbondantissima bibliografia); B. C. Heezen, I. D. MacGregor, L'evoluzione dell'Oceano Pacifico, in Le Scienze, 66, 1974; C. A. M. King, Introduction to physical and biological oceanography, Londra 1975. Si vedano inoltre i numerosi articoli comparsi in Scientific American e in Le Scienze.