PAZ, Octavio
Poeta, narratore e saggista messicano, nato a Città di Messico il 31 marzo 1914. Tra i maggiori intellettuali messicani e dell'America latina, P. ha soggiornato in diversi paesi occidentali e orientali (Francia, Stati Uniti, India) spesso ricoprendo incarichi diplomatici. Ambasciatore in India, si dimise nel 1968 per protesta contro il massacro degli studenti a Città di Messico in occasione delle Olimpiadi. Iniziò allora l'insegnamento universitario, con la cattedra di Poesia dapprima all'università di Oxford poi in università degli Stati Uniti. Membro del Colegio Nacional de México, ha ricevuto, tra gli altri riconoscimenti, il premio Cervantes nel 1981. Nel 1990 gli è stato conferito il premio Nobel per la letteratura. Fondatore, assieme ad altri intellettuali messicani, della rivista Taller (1939-41), già in quegli anni P. si affermò, non solo nel proprio paese ma in tutta l'America latina, come un innovatore del costume letterario e delle concezioni culturali. La sua sperimentazione poetica, che si era sviluppata sotto l'influenza del surrealismo francese e sulla spinta della cultura messicana degli anni Trenta, verrà arricchendosi nel corso dei suoi diversi soggiorni all'estero e con l'alternarsi dell'attività di diplomatico, di docente universitario e di promotore di importanti iniziative culturali quali le riviste Plural (1971) e Unalta (1976).
La sua prima raccolta di poesie comparve nel 1933 col titolo Luna silvestre; successivamente la sua produzione poetica è stata raccolta, dal 1935 al 1957, in Libertad bajo palabra (1958; trad. it., 1965); dal 1958 al 1961 in Salamandra (1962); dal 1962 al 1968 in Ladera este (1969); dal 1969 al 1976 in Vuelta (1976), mentre Poemas (1979) riunisce in un solo volume tutte le poesie scritte tra il 1935 e il 1975. Arbol adentro e El fuego de cada día sono rispettivamente del 1987 e del 1988 (trad. it., 1992). Dopo un iniziale periodo di denuncia, P. si è allontanato dagli schemi tradizionali per costruire una poetica in cui la poesia sia "conoscenza, salvezza, potere e abbondono..., operazione capace di cambiare il mondo".
Come saggista P. si è proposto con ottiche polivalenti. Con El laberinto de la soledad (1949; trad. it., 1962 e 1982), visione critico-letteraria del Messico, in cui convergono storia e mito, P. mette a fuoco ciò che a suo avviso rappresenta la specificità della realtà messicana: l'essere messicano che si nasconde dietro una maschera. Quest'ultimo è anche il tema di Posdata (1970), tentativo d'interpretazione del 1968 messicano nel suo momento più drammatico: la matanza di Tlatelolco. Nel campo della saggistica, come in quello della poesia, le diverse componenti della sua cultura gli hanno consentito di spaziare dalla letteratura alla pittura, dai problemi della traduzione dalle lingue occidentali all'indagine su quelle orientali, il tutto spesso finalizzato alla ricerca e alla focalizzazione dei problemi e dei valori centrali del processo storico-culturale messicano. Tale tensione di ricerca si esprime in opere come El arco y la lira (1956), Las peras del olmo (1957), Cuadrivio (1964), Puertas al campo (1966), Corriente alterna (1967), Marcel Duchamp o el castillo de la pureza (1968), Conjunciones y disyunciones (1969; trad. it., 1973 e 1984), El signo y el garabato (1973), Los hijos del limo e El mono gramático, entrambi del 1974. Nel 1979 ha invece pubblicato El ogro filantrópico e In mediaciones. Di grande rilievo è inoltre lo studio su Sor Juana Inés de la Cruz o las trampas de la fe (1983). Tra gli ultimi lavori di P. si ricordano: Hombres en su tiempo (1985), Primeras letras (1988), La otra voz: poesia y fin de siglo (1990), Convergencias (1991), Al paso (1992), Itinerario (1993), La llama doble. Amor y erotismo (1993). In italiano è stata tradotta una raccolta di saggi dal titolo Una terra, quattro o cinque mondi (1988). Di P. è anche un'opera di teatro, La hija de Rappaccini (1956).
Bibl.: C. Monsivàis, Notas sobre la cultura mexicana en el siglo XX, in Historia general de México, Città di Messico 1981, pp. 1377-548; H.S. Verani, O. Paz: bibliografia critica, ivi 1983; M. Scharer-Nussberger, O. Paz: trayectorias y visiones, ivi 1989; L.I. Underwood, Octavio Paz and the language of poetry: a psycholinguistic approach, New York 1992; J. Roman, Octavio Paz, ivi 1994.