oculare
oculare [agg. e s.m. Der. del lat. ocularis, da oculus "occhio"] [OTT] s.m. (a) Generic., la lente alla quale s'accosta l'occhio per osservare qualcosa, per es., quella di cui sono dotate certe scale graduate per consentire un'accurata lettura. (b) Specific., la lente (nel passato, lente o.), semplice o composta, alla quale negli strumenti ausiliari della visione (tipic., microscopi e telescopi) s'accosta l'occhio per osservare l'immagine reale fornita dall'obiettivo dello strumento; di questa immagine obiettiva l'o. presenta all'occhio un'immagine virtuale ingrandita (per es., v. microscopia ottica: III 857 c). Di norma un o. è costituito da più lenti, al fine di conseguire un forte ingrandimento con una buona correzione delle aberrazioni; la lente dalla parte dell'obiettivo (in generale, dalla parte dell'oggetto da osservare) si chiama lente collettrice e quella vicina all'occhio si chiama lente dell'occhio. Gli o. composti si distinguono in positivi e negativi a seconda che il primo fuoco si trovi prima (cioè dalla parte dell'obiettivo) o dopo la lente del campo; si distinguono poi in terrestri e astronomici a seconda che l'immagine che essi danno sia diritta o capovolta rispetto all'oggetto, cioè a seconda che essi invertano o no l'immagine data dall'obiettivo (da cui l'equivalente distinzione in o. invertitori e o. non invertitori). Tra gli o. astronomici sono partic. importanti l'o. di Huygens e quello di Ramsden. L'o. di Huygens è costituito (fig. 1) da due lenti convergenti pianoconvesse che rivolgono all'occhio la faccia piana e poste in modo che la prima lente, Ll, collettrice, riceva i raggi provenienti dall'obiettivo prima che essi vadano a formare l'immagine AB; la lente Ll forma un'immagine intermedia A'B', posta tra la lente stessa e il fuoco F; L₂ forma di A'B' un'immagine al finito, A"B", virtuale, ingrandita e capovolta rispetto all'oggetto. L'o. di Ramsden è anch'esso costituitoda due lenti convergenti piano-convesse con le superfici convesse affacciate, di uguale distanza focale. Il sistema è disposto (fig. 2) in modo che l'immagine obiettiva AB cada davanti alla prima lente, Ll, fra questa e il suo fuoco F; Ll funziona da lente collettrice e i raggi da essa provenienti prima di incontrarsi incidono sulla lente L₂, che li fa divergere; si forma così l'immagine A"B" dell'oggetto virtuale, ingrandita e capovolta; si tratta di un o. positivo, molto usato nei cannocchiali astronomici, meno nei microscopi. Tra gli o. terrestri va ricordato in primo luogo l'o. di Galilei, detto anche o. di Lippershey-Galilei, costituito (fig. 3) da una lente divergente L, posta in opportuna posizione sul cammino dei raggi provenienti dall'obiettivo; questo, ove non ci fosse l'o., formerebbe in AB l'immagine reale dell'oggetto; la lente L fa divergere i raggi in guisa da dare dell'oggetto l'immagine al finito A"B", virtuale, ingrandita e diritta; perché ciò possa verificarsi, il fuoco F di L deve cadere fra L medesima e la posizione in cui si formerebbe l'immagine reale AB fornita dall'obiettivo, in prossimità di questa. O. terrestri si hanno poi associando opportunamente a un o. astronomico un sistema di lenti atte a provocare l'inversione dell'immagine. Tale, per es., è l'o. di Fraunhofer (o di Fraunhofer-Rams-den), o. positivo costituito (fig. 4) da due lenti Ll e L₂, che costituiscono il dispositivo invertitore, e da altre due lenti L₃, L₄, che costituiscono un o. di Ramsden; l'immagine virtuale A"B" si forma all'infinito. Tutti gli o. in uso si riconducono sostanzialmente all'uno o all'altro dei tipi sopra ricordati. Le differenziazioni o più particolari qualificazioni che essi assumono si riferiscono o a impieghi specifici o a perfezionamenti che essi presentano rispetto ai tipi sopraricordati. Per alcuni di questi o. si rinvia al termine di qualificazione. ◆ [OTT] O. astronomico: lo stesso che o. non invertitore (v. oltre). ◆ [OTT] O. composto: v. sopra: [OTT]. ◆ [OTT] O. di mira: o. provvisto di reticolo, posto nel piano dove si forma l'immagine obiettiva oppure, in o. composti, l'immagine intermedia. ◆ [OTT] O. invertitore e non invertitore: quello che dà dell'immagine obiettiva un'immagine virtuale invertita e quindi diritta rispetto all'oggetto, come capita, per es., per gli o. dei telescopi terrestri, oppure non invertita e quindi capovolta rispetto all'oggetto, come capita, per es., per gli o. dei telescopi astronomici. ◆ [OTT] O. micrometrico: o. provvisto di micrometro; questo deve trovarsi nel piano dove si forma l'immagine obiettiva o, negli o. composti, l'immagine intermedia. ◆ [OTT] O. mobile: o. scorrevole trasversalmente rispetto all'asse ottico di un microscopio o di un telescopio, in modo da consentire, quando l'ingrandimento è tale che le dimensioni dell'immagine siano superiori a quelle del campo visivo, l'osservazione delle varie zone dell'immagine stessa. ◆ [OTT] O. multiplo: gruppo di o. uguali collocati in un'unica armatura disposta trasversalmente rispetto all'asse ottico dello strumento, in modo da consentire l'esplorazione dell'intera immagine (fortemente ingrandita) fornita dall'obiettivo. ◆ [OTT] O. prismatico: o. munito di un prisma che ne devia opportunamente l'asse ottico; è usato, per es., per osservare comodamente con un telescopio puntato quasi verticalmente. ◆ [OTT] O. terrestre: lo stesso che o. invertitore (v. sopra).