ODER (XXV, p. 173)
Fino al 1940 il bacino dell'Oder (polacco Odra) apparteneva per la massima parte alla Germania (le sorgenti si trovavano però in Cecoslovacchia e in territorio polacco scorreva la Wartha, suo affluente di destra). Ora l'Oder fa da confine tra la Germania e il territorio polacco nel tratto che va dal mare alla confluenza della Neisse. Tuttavia in vicinanza della voce il confine si sposta sulla sinistra del fiume lasciando stettino alla Polonia. La Neisse segna a sua volta il confine tra i due stati fin nelle vicinanze di Zittau (presso il confine cecoslovacco). Il corso medio e superiore dell'Oder appartiene ora alla Polonia.
L'Oder costituì l'ultima linea di resistenza sul fronte orientale a copertura del cuore del Reich. Essa fu affidata a uno dei migliori generali tedeschi, F. Guderian, che trasformò la linea in un complesso formidabile di fortificazioni e vi schierò le sue truppe più efficienti. I capisaldi della linea erano: Stettino, Küstrin, Francoforte e Breslavia; veri e proprî campi trincerati che risposero pienamente alle loro funzioni di piazze forti di manovra. La linea dell'Oder fu raggiunta dai tre gruppi di eserciti sovietici: del maresciallo Konev in Slesia tra Breslavia e Oppeln il 23 gennaio 1945; di Žukov a nord di Francoforte il 31 e del Rokosovskij davanti a Stettino. Tre grandi battaglie di rottura si accendono sull'Oder: una a nord, tra Stoccarda e Kolberg con l'epicentro a Grafenberg; una al centro, tra Küstrin e Francoforte; una a sud, a nord ed a sud di Breslavia. La linea, alla metà di febbraio, nonostante il grande contrattacco del Guderian del 21, fu forzata in Slesia ed al centro; Stettino oppose resistenza ed attorno alla piazza si combatté a metà di marzo una violenta battaglia. Küstrin capitolò il 2 aprile; Stettino resisté fino al 28.