Vedi ODESSUS dell'anno: 1963 - 1996
ODESSUS (v. vol. V, p. 624)
A Varna, nell'area dell'antica O., si sono verificati nell'ultimo trentennio numerosi ritrovamenti, in gran parte fortuiti (da mettere in relazione con la costruzione di nuovi edifici o con lavori di canalizzazione), ma talvolta frutto di regolari scavi condotti nella città moderna e nelle sue immediate vicinanze. Gli uni e gli altri sono pertinenti a un arco di tempo molto ampio, che va dall'Eneolitico al VI sec., al 586, anno in cui O. viene distrutta dagli Avari.
Una necropoli dell'Eneolitico (IV millennio a.C.) è stata scoperta c.a 5 km a O della città antica: oltre duecento tombe contenenti oggetti di osso, selce, marmo, rame e (oltre duemila) in oro.
Il quadro della necropoli di O. milesia, localizzata nel centro storico di Varna, si fa ora molto più chiaro, con fasce più ampie di sepolture del periodo arcaico, classico ed ellenistico. Tra i materiali più antichi, prevalgono la ceramica di importazione greco-orientale e soprattutto quella attica. In epoca ellenistica accanto a quest'ultima sono attestati gioielli d'oro, hydrìai in bronzo dorato e sarcofagi di legno con incrostazioni in osso o con terrecotte applicate. Tali sarcofagi sono di un tipo peculiare, in quanto risentono di influssi delle botteghe attiche e dell'Asia Minore
Di O. romana sono stati riportati alla luce tratti della cinta muraria (II-III sec.) e delle terme. Le terme, del tipo denominato «piccolo imperiale», risalgono all'epoca dei Severi e sono rimaste in funzione fino agli inizî del IV secolo. Hanno una superficie di c.a 8.000 m2 e sono tra le più grandi nella parte europea dell'impero romano. I muri, in opus mixtum o completamente in mattoni, in alcuni tratti sono conservati fino all'altezza di 22 m. È attestata la presenza dei due piani, l'uno per i servizi (impianti di canalizzazione e riscaldamento), l'altro per i bagni. Le finestre del calidarium avevano doppi vetri, alcuni degli archi presentano mosaici in vetro. Gli ambienti interni erano decorati con elementi architettonici a rilievo e sculture (Nike, Hermes, Eracle). A Ν delle terme si suppone si trovasse una palestra, di cui sono conservate cisterne sotterranee.
Esistevano certamente a O. botteghe di scultura. Alcune, riservate alla lavorazione di capitelli, rifornivano anche la vicina Marcianopoli; la maggior parte dei dettagli architettonici evidenzia legami con l'Asia Minore. Tra le sculture più notevoli si trovano ritratti (II-III sec.), statue di divinità greco-romane, rilievi del Cavaliere Trace, numerose stele funerarie con rappresentazione di coena funebris.
Il materiale epigrafico rinvenuto a O. (funerario, votivo, amministrativo e onorario) costituisce una delle collezioni più ricche della Bulgaria. Con le monete e con altre testimonianze, esso rivela l'esistenza in città di templi del Cavaliere Trace e di altre divinità grecoromane.
Importanti scoperte hanno recato nuovi contributi su alcuni momenti della storia di O. nel periodo tardo-antico, quando la città diventa un importante centro religioso ed è posta a capo della quaestura amministrativa, di cui entrano a far parte la Mesia Inferiore, la Scizia, le isole Cicladi, la Caria e l'isola di Creta. Sono stati scavati un tratto delle mura (IV-VI sec.) con porta fiancheggiata da torri triangolari, parti di necropoli con tombe a pozzo, basiliche paleocristiane, alcune delle quali con mosaici pavimentali policromi. Nella basilica in località Džanavara sono stati trovati reliquiarî d'oro, d'argento e marmo chiusi l'uno nell'altro e deposti sotto l'altare.
I rinvenimenti di monete di O. greca e romana permettono di affermare che la città batte moneta senza interruzione dal IV sec. a.C. alla metà del III sec. d.C. All'epoca di Alessandro Magno e di Lisimaco O. conia tetradrammi d'argento e stateri d'oro.
La città di Varna possiede due musei archeologici: il Museo delle Terme Romane e il Museo di Storia dell'Arte. Il primo è annesso al complesso termale ed è in stretto rapporto con questo monumento archeologico; il secondo raccoglie materiali rinvenuti a Varna e dintorni, databili dalla Preistoria al Medioevo.
Bibl.: Sulla necropoli romana: M. Mirčev, Kăsnorimskijat nekropolna Odesos («La necropoli tardoromana di Odessus»), in IzvVarna, VIII, 1951, pp. 65-72; T. Gerasimov, Antični sarkofazi ot Odesos («Sarcofagi antichi da Odessus»), ibid., n.s., V, 1969, pp. 49-71.
Scultura: G. Tončeva, Skulpturata ot Odesos ot V-I v. pr.n.e. («La scultura nella città di Odessus dal V al I a.C.»), in IzvVarna, n.s., V, 1969, pp. 3-48; P. Georgiev, Statui ot Rimskite termi väv Vabia («Statue dalle terme romane di Varna»), ibid., n.s., XI, 1975, pp. 142-145; id., Nepublikuvani skulptumi pametnici ot Rimskite termi väv Varna («Sculture inedite dalle terme romane di Varna»), ibid., n.s., XV, 1979, pp. 95-100; Ζ. Gočeva, M. Oppermann, Corpus Cultus Equitis Thracii, II. Monumenta inter Danubium et Haemun reperta, Leida 1981.
Architettura: M. Mirčev, Za antimite khramove na Odesos («Sui templi antichi di Odessus»), in IzvVarna, n.s., III, 1967, pp. 21-29; Ρ. Georgiev, Architectural and Archaeological Problems of the Roman Thermae of Odessas, in A. G. Poulter (ed.), Ancient Bulgaria. Papers Presented to the International Symposium on the Ancient History and Archaeology of Bulgaria. University of Nottingham 1981, II, Nottingham 1983, pp. 155-164; K. Vačeva, Južnata jasada na Rimskite termi na Odesos («La facciata meridionale delle terme romane di Odessus»), in IzvVarna, n.s., XXI, 1985, pp. 49-54.
Materiale epigrafico: G. Mihailov (ed.), Inscriptiones Graecae in Bulgaria repertae, Sofia 19702.
Numismatica: A. Rogalski, Zlatnite stateri na Odesos («Stateri d'oro da Odessus»), in IzvVarna, n.s., XV, 1979, pp. 1-16.
Ceramica romana: A. Minčev, Za keramilnoto proizvodstvo ν Odesos I-VII v., («La produzione ceramica a Odessus, I-VII secc.»), in IzvVarna, n.s., XIX, 1983, pp. 5-17.
Per la necropoli dell'Eneolitico: I. S. Ivanov, Säkrovistata na Varnenskija khalkoliten nekropol («Tesori della necropoli calcolitica di Varna»), Sofia 1978.