odio
È una delle passioni che la persona amata ha in comune con la persona amante (Cv IV I 2). Sempre nel senso proprio di " avversione " per qualche cosa, il termine ricorre ancora, contrapposto ad ‛ amore 'e accostato a ‛ odiare ' (v.), al § 3. Poco oltre (§ 4), D. afferma che la malizia de le cose... cagione è d'odio: l'espressione è riecheggiata in If XI 22, dove si allude però all' " avversione ", e quindi alla " condanna " da parte di Dio delle " operazioni, le quali seguono della malizia delle nostre menti, [che] son malvage e dispiacciono a Dio " (Boccaccio).
A un sentimento puramente umano si torna nelle altre occorrenze: l'odio... che ciascuno al possessore de la ricchezza porta può essere determinato da invidia o dal desiderio di prendere quella possessione (Cv IV XIII 13).
Di ben altra intensità, in quanto determinato soprattutto dall'amor paterno profondamente colpito, è l'o. che Ugolino mostra per sì bestial segno, ‛ mangiando ' il teschio e l'altre cose dell'arcivescovo Ruggieri (If XXXII 134 e 132). Più generico, invece, l'odio proprio, " verso sé stessi ", da cui son le cose tute (" sicure, immuni ", Sapegno), in quanto non può da la salute / amor del suo subietto volger viso (Pg XVII 108). La passione amorosa di Leandro è la causa per cui l'Ellesponto odio… sofferse da lui, per mareggiare intra Sesto e Abido (Pg XXVIII 73), dividendolo. così da Ero.
Nel sintagma ‛ avere in o. ', il sentimento è attribuito alle fiere selvagge che 'n odio hanno - e di conseguenza " sfuggono ", " evitano " - i luoghi còlti (If XIII 8).