odontoiatria
Ramo della medicina che si occupa della patologia dei denti e della bocca e del relativo trattamento (medico, chirurgico, protesico).
Nozioni di o. sono diffuse in tutte le civiltà antiche, e attestato fin dall’antichità è anche l’uso di protesi dentarie. Nozioni di o. di notevole precisione sono contenute nel Corpus Hippocraticum. Celso fornisce un’accurata descrizione delle diverse fasi della cura delle affezioni dentarie: cauterizzazione delle gengive, estrazioni, otturazioni del dente con piombo. L’o. continuò a essere coltivata dai medici bizantini e arabi, e precise regole di igiene e terapia dentaria sono recepite dalla Scuola salernitana (12° sec. ). Contributi alle conoscenze odontoiatriche vennero nel sec. 16° dal forte rinnovamento che caratterizzò gli studi di anatomia. Nel Settecento l’o. continuò a progredire, specie per quanto riguarda la costruzione di protesi (d’oro e di porcellana) e la chirurgia dentaria. Nell’Ottocento l’o. si costituì sempre più come disciplina autonoma e accentuò il carattere prettamente pratico, con la scoperta dell’anestesia locale che aprì nuovi orizzonti alla chirurgia dentaria, con l’introduzione dell’arsenico per necrotizzare la polpa dentaria e con la costruzione di pinze da estrazione e del trapano dentario.
L’indagine radiografica, introdotta nel secolo scorso, è stata utilizzata come sussidio diagnostico indispensabile per l’o.; viene eseguita con diverse tecniche: radiografia endorale, ortopanoramica, TAC o dental-scan. Si sono nel frattempo perfezionate le tecniche di otturazione e di protesi e si è sviluppato un nuovo ramo dell’o., l’ortodonzia, che studia il modo di correggere l’irregolare disposizione dei denti. Sul piano terapeutico, notevole sviluppo hanno avuto i trattamenti dei processi morbosi che riguardano sia le parti dure (smalto, dentina, corona, tessuto osseo periradicolare), sia il tessuto connettivo della cavità dentaria (polpa), sia quello del paradenzio; tali patologie in precedenza richiedevano spesso l’estrazione degli elementi dentari affetti, ora la cura è essenzialmente conservativa e ricostruttiva. L’impiego di ceramiche, di varie leghe metalliche (a base di oro e di argento-palladio) e di resine sintetiche ha consentito non solo di perfezionare i metodi di otturazione, ma anche di costruire protesi sempre più soddisfacenti. Problemi particolarmente complessi sono stati affrontati per la realizzazione di protesi fisse con pilastri artificiali (➔ implantologia). Sostanziali progressi sono stati realizzati anche nel campo delle correzioni ortodontiche (➔ ortodonzia) delle anomalie di sviluppo dei mascellari e delle irregolarità di posizione dei denti.