oftalmoplegia internucleare
Incapacità all’adduzione di un occhio associata a nistagmo dell’occhio abdotto (➔ visione). Questo fenomeno è causato dall’interruzione delle fibre del fascicolo longitudinale mediale, che coordinano l’abduzione di un occhio con l’adduzione del controlaterale (permettendo lo sguardo laterale in una direzione) e che connettono, a livello del tronco encefalico, il nucleo del VI nervo cranico di un lato con quello del III controlaterale (in partic., con la sua parte che riguarda il muscolo retto mediale); tali fibre connettono inoltre il nucleo del III nervo cranico con i nuclei vestibolari. Questo fenomeno si riscontra frequentemente in patologie neurologiche come la sclerosi multipla e i disordini cerebrovascolari, ed è causato da una lesione al livello del fascicolo longitudinale mediale del lato dell’occhio non addotto in un punto del tratto fra il nucleo del III nervo cranico e il nucleo del VI nervo cranico. L’o. i. può essere monolaterale (generalmente per ictus ischemico) e si manifesta con paralisi isolata del muscolo retto mediale, o bilaterale, di solito associata a sclerosi multipla e più frequente nei giovani.