OGM free
<... frìi> locuz. agg. – Prodotto o un processo che possa considerarsi completamente privo di geni modificati secondo le tecniche dell’ingegneria genetica (v. ), in quanto le materie prime e i semilavorati che fanno parte di tale prodotto o processo non provengono da vegetali, animali o microrganismi modificati per mezzo di queste tecniche. In agricoltura, le filiere che escludono l’impiego di organismi transgenici (OT) puntano a evitare l’impiego di varietà di vegetali geneticamente modificati per motivazioni di carattere sia tecnico sia etico (presunta pericolosità per la salute umana, perdita di biodiversità, contaminazione accidentale delle altre derrate, monopolio dei detentori dei brevetti, ecc.). L’uso della locuzione OGM free non è regolamentato dalla legge, anche se deve rispondere ai principi di non ingannevolezza del consumatore. In ogni caso, in base al regolamento europeo 1830/2003, qualsiasi alimento destinato al consumo umano o animale e che sia costituito o sia prodotto a partire da un OT in proporzione pari o superiore allo 0,9% per ciascun ingrediente deve essere etichettato come OGM, mentre non sussiste tale obbligo per i prodotti animali (latte e derivati, carne, uova, ecc.) ottenuti da soggetti che sono stati nutriti con mangimi transgenici. A livello europeo, 107 regioni, 129 province e più di 4200 comuni si sono dichiarati OGM free, impegnandosi a non permettere l’uso e la diffusione di OT all'interno dei propri territori; in Italia, in particolare, le regioni OGM free sono 16 (tutte tranne Calabria, Sicilia, Veneto e Valle d’Aosta), le province 41, i comuni più di 2400.