OHIO (A. T., 130-131)
Uno degli stati centrali (di NE.) della Confederazione nord-americana, il 35° in ordine decrescente d'ampiezza (superficie 106.289 kmq.), ma il 4° per popolazione assoluta (6.646.697 abitanti nel 1930) e il 70 per densità di popolazione (62,9 abitanti per kmq.). Il territorio (dal 38°27′ al 41°57′ N. e dall'80°34′ all'84°50′ O.) abbraccia la parte destra del bacino del fiume omonimo, dal largo gomito che questo descrive a valle di Pittsburgh fino alla confluenza del Miami, più il lembo nord-occidentale che manda le sue acque al Lago Erie. In generale si tratta di una regione pianeggiante o appena ondulata (la massima elevazione, presso Akron, tocca 420 m., la minima, nell'angolo sud-occidentale, 120 m.), percorsa da numerose correnti fluviali (Muskingum, Scioto, Miami, Sandusky, Maumee, ecc.), che vi disegnano ampî meandri; nelle bassure (bottoms) che li accompagnano, il suolo si presta ottimamente all'agricoltura, mentre le marne e le sabbie che contraddistinguono a N. e a NO. le aree invase dalle espansioni glaciali sono coperte di praterie e di boschi (querce, aceri, platani, faggi). Lo stato ebbe dagli Americani l'appellativo di buck-eye state, da una amentacea (Aescula glabra) che formava, e forma ancora, la specie arborea più caratteristica della sua flora spontanea.
La parte orientale del territorio dell'Ohio rientra nella grande regione carbonifera appalachiana; i campi coltivabili vi hanno un'estensione non inferiore ai 30 mila kmq.; quella orientale racchiude, oltre varî minerali utili, buoni giacimenti di petrolio. Le comunicazioni, dovunque agevoli per la natura del terreno, sono facilitate dai corsi d'acqua, il principale dei quali è l'Ohio, dai canali (Miami-Erie, Ohio-Erie) con cui è dato vincere i dislivelli del fondo di alcuni di quelli e dalla vicinanza del Lago Erie, su cui lo stato ha il suo limite settentrionale.
Il clima è in genere di schietto tipo continentale, ma temperato, soprattutto nei calori estivi, dalla benefica influenza dei grandi specchi lacustri (Cincinnati: media temperatura annua 12°,9; gennaio 0°,2; luglio 25°,4; Cleveland, sull'Erie, rispettivamente 9°,4; −3°,2; 21°,9). Le piogge sono dovunque abbondanti (1052 e 907 mm. in media all'anno nelle due stazioni considerate). L'agricoltura è in fiore. I principali prodotti sono il grano, l'avena, le patate, il tabacco. Le praterie consentono un intenso, razionale allevamento di bestiame; il patrimonio zootecnico consisteva nel 1932 in 1,6 milioni di bovini; e in 2.100.000 cavalli. I guadagni realizzati dall'allevamento sono in media più che doppî di quelli dell'agricoltura (184 milioni di dollari contro 86, nel 1931). La campagna mineraria del 1931 ha dato 21,4 milioni di tonn. di carbone, e 5,3 milioni di barili di petrolio. Cospicua è anche la produzione delle calci e dei cementi. Queste favorevoli condizioni e la vicinanza di grossi mercati hanno dato rapido e intenso sviluppo all'industria. Nel 1929 si contavano nello stato 11.815 imprese con 737.436 operai: sebbene tutti i rami della grande industria vi siano rappresentati, prevalgono di gran lunga le costruzioni meccaniche, le industrie del cuoio, la raffinazione, le industrie suntuarie e le alimentari.
La popolazione dello stato, che era di 272 mila ab. nel 1810, saliva a 581 mila nel 1820, a 1,9 milioni nel 1850, a 3,2 nel 1880, a 4,2 nel 1900. Dopo di allora l'accrescimento è stato del 14,7% fra il 1900 e il 1910, e del 15,4% dal 1920 (2.387.125 ab.) al 1930. La densità è ora la massima fra gli stati della zona (la cosiddetta East North Central). I nati all'estero rappresentano il 9,7% della popolazione totale; di essi il 14,9% sono Tedeschi, l'11,1% Italiani (68.738 nel 1930), il 10,7% Cecoslovacchi e il 10% Polacchi. I Negri sono in numero di 309.304 (4,7% della popolazione totale); gli Asiatici 1785. L'Ohio conta 7 centri abitati con popolazione superiore ai 100 mila ab. (Cincinnati, Toledo, Columbus, Akron, Dayton, Youngstown e Canton), oltre a Cleveland che, con poco meno di 1 milione di ab. (900.429 nel 1930, ma supera largamente questa cifra coi sobborghi, che formano un'unica agglomerazione lungo le rive dell'Erie), è la sesta cittadella Confederazione; vi sono poi 18 centri con più di 25 mila ab. La popolazione urbana, che formava il 48, 1% della popolazione totale nel 1900, saliva al 55,9% nel 1910, al 63,8% nel 1920, al 67,8% nel 1930.
Storia. - Il territorio compreso tra i laghi Erie, Huron, Michigan e Superior, da una parte, e il fiume Ohio dall'altra, fu conosciuto dagli esplortori soltanto nel '600. Verso la fine del secolo i Francesi accamparono pretese su di esso, e nel 1749 Céloron de Bienville ne prese formale possesso. Gl'Inglesi, basandosi sulla scoperta della costa atlantica da parte dei Caboto, non vollero mai riconoscere queste pretese, e nel 1754 fecero costruire un forte alla confluenza dell'Ohio con l'Alleghany, ma ne furono cacciati dai Francesi i quali terminarono la costruzione e le diedero il nome di Duquesne. Quest'azione fu una delle cause immediate della guerra dei Sette anni che, com'è noto, terminò con la disfatta della Francia e la cessione all'Inghilterra di tutti i suoi diritti sull'America continentale, a eccezione della Luisiana. Gli alleati indiani non vollero però accettare i nuovi padroni in questa zona, e insorsero sotto la guida del capo Pontiac (v.). Con la conquista del Canada l'Inghilterra presagì già la liberazione delle sue colonie costiere, e per evitare che la zona dell'Ohio passasse nelle loro mani volle annetterla tutta al Quebec, atto che contribuì come nessun altro ad alienarle le simpatie delle colonie. Durante la guerra della rivoluzione la zona passò, dopo l'azione militare vittoriosa di G. Rogers Clark, agli Americani, i quali la chiamarono il "Nord-ovest" (agli storici moderni è generalmente nota come il "vecchio Nord-ovest", per distinguerlo dal territorio intorno all'Oregon che più tardi ebbe lo stesso appellativo). I privilegi con cui i re d'Inghilterra avevano fondato le colonie di Connecticut, Massachusetts e Virginia avevano concesso a queste le terre del continente "dall'Atlantico al Pacifico", e infatti per combattere le pretese francesi l'Inghilterra si era valsa anche di questo argomento; e a rivoluzione ultimata le stesse colonie rinnovarono le vecchie pretese, che furono però aspramente combattute dagli stati che oramai non potevano più sperare d'ingrandire i loro territorî, specialmente dal Maryland, il quale già nel 1777 aveva rifiutato di ratificare gli "Articoli di Confederazione" se non a patto che il Nord-ovest passasse globalmente all'Unione. In seguito a ciò i diversi stati, sebbene riluttanti, dovettero col tempo rinunciare alle loro pretese; l'ultimo a cedere fu il Connecticut, nel 1786, il quale però si riservò una striscia lunga 120 miglia sul Lago Erie, nota col nome di Western Reserve, che fu finalmente ceduta nel 1800 restando salvi i titoli concessi, sino a quella data, a privati. Una piccola zona, tra lo Scioto e il Piccolo Miami, fu riservata alla Virginia per i suoi veterani. Il 13 luglio 1787 il Congresso votò una legge detta "Ordinanza del Nord-ovest" o "del 1787", con la quale assegnò un governo al territorio e stabilì che appena la popolazione fosse sufficiente si dovesse dividere il territorio in diversi stati, non meno di tre e non più di cinque. Effettivamente ne furono formati gli stati di Ohio, Indiana, Illinois, Michigan e Wisconsin, e l'angolo di nord-est del Minnesota! Nel caso (che s'avverò) che vi dovessero essere 5 stati, la frontiera di ponente doveva essere una linea tirata dalla foce del Grande Miami a nord, sino all'intersezione con una altra linea da est a ovest attraverso il punto meridionale del Lago Michigan. Un articolo dell'ordinanza vietò la schiavitù.
Lo stato fu rapidamente colonizzato. Già nel 1786 per questo scopo si era fondata a Boston la seconda Ohio Company. Nel 1788 questa fondò Marietta; l'anno dopo, coloni dal New Jersey fondarono Cincinnati; i Virginiani popolarono largamente la zona riservata a loro, e nel 1796 gente del Connecticut fondò nella sua riserva sul Lago Erie la città di Cleveland, che ebbe rigoglioso sviluppo dopo l'inaugurazione del Canale di Erie nel 1832. Il Territorio del Nord-ovest ebbe istituzioni rappresentative nel 1799; e l'anno dopo, quando ne fu staccato il Territorio dell'Indiana, esso fu ridotto ai confini odierni dello stato di Ohio. Dopo una serie d'infruttuose ribellioni da parte degl'Indiani, debellati definitivamente dal generale Wayne tra il 1793 e il 1795, la popolazione crebbe rapidamente per immigrazione dagli altri stati, in modo che il nuovo stato poté essere ammesso nell'Unione già nel 1803. Una rigida attinenza ai confini tracciati dalla legge del 1787 avrebbe privato il nuovo stato del porto lacuale di Toledo. Dopo una lunga e acre disputa, detta la "guerra di Toledo", il confine settentrionale fu fissato poche miglia al nord del punto meridionale del Lago Michigan. Sino al movimento che precedette la Guerra civile, l'Ohio fu generalmente democratico, sebbene la schiavitù non vi sia mai stata ammessa, ma dopo la fondazione nel 1854 del partito repubblicano (anti-schiavista), lo stato è sempre stato repubblicano, almeno nelle elezioni presidenziali, e sostenne fedelmente l'Unione durante la Guerra Civile. Data la sua grande popolazione e la sua fedeltà al partito, i repubblicani scelgono volentieri un Ohiano come candidato alla presidenza, e dei candidati scelti ben cinque sono stati eletti: W. H. Harrison, R. B. Hayes, J. A. Garfield, W. McKinley a W. H. Taft La capitale dello stato fu prima per breve tempo Marietta, poi successivamente Cincinnati, Chillico e Zanesville, e dal 1816 è stabilmente Columbus.
Bibl.: Caleb Atwater, History of the state of Ohio, 2a ed., Cincinnati 1838; A. Black, Story of Ohio (Story of the states series), Boston s. a. (ma 1888); J. J. Burns, Educational history of Ohio, Columbus 1905; E. E. Chaddock, Ohio before 1850, New York 1908; W. P. Cutler, Ordinance of July 13, 1787, for the government of the territory northwest of the river Ohio, Marietta 1887; Berthold Fernow, Ohio valley in colonial days, Albany 1890; T. B. Galloway, Ohio-Michigan boundary line dispute, in Ohio archaeological and historical society Publications, IV, pp. 199-230; F. P. Goodwin, Growth of Ohio, Cincinnati 1917; B. A. Hindsdale, History and civil government of Ohio, Chicago 1896; H. Howe, Historical collections of Ohio, Cincinnati 1847; nuova ed., Columbus 1889-1891; J. Kilbourn, Ohio gazetteer or topographical dictionary, Columbus 1816, 1819, 1821, ecc.; Rufus King, Ohio, first fruits of the ordinance of 1787, Boston 1903 (ottimo); W. K. Morehead, Primitive man in Ohio, New York 1892; P. Samuel Orth, Centralisation of administration in Ohio, New York 1903; W. H. Siebert, Government of Ohio, its history and administration, New York 1904; C. E. Slocum, Ohio country between 1783 and 1815, New York 1910; J. W. Taylor, History of the state of Ohio, first period, 1650-1787, Cincinnati 1854; D. F. Wilcox, Municipal government in Michigan and Ohio, New York 1895; J. A. Wilgus, Evolution of township government in Ohio, in Annual report of the American historical association, 1894, pp. 3, 4, 412. Cfr. anche: Historical and philosophical society of Ohio, 1. Annual report, 1874-76, 1883-1905; 2. Publications, i-II, 1848-52; 3. nuova serie, i-III, 1873-85; 1924 segg.; 4. Quarterly publication, i-XVIII, 1906-23; 5. Transactions, i-XII, 1838-39;Ohio archaeological and historical quarterly, giugno 1887 segg. (dal 1895 al 1897 chiamato Publications); Ohio history teachers journal, marzo 1916 segg. Per le leggi e i documenti ufficiali dello stato: Acts... General Assembly, 1803-1838, voll. 37, Columbus 1803-39; Laws of Ohio, 1816; Statutes of the state of Ohio of a general nature, Columbus 1841; Constitution of the state of Ohio adopted June 1851, Norwalk 1897 (gli emendamenti del 1903 e 1905 furono pubblicati a parte). Per ulteriore bibliografia v.: P. G. Thomson, Bibliography of Ohio, Cincinnati 1880; id., Catalogue of books relating to the state of Ohio, Cincinnati 1893.