ohmmetro
ohmmetro 〈òommetro〉 (o ohmetro) [MTR] [EMG] Strumento per misurare resistenze elettriche. È realizzato in vari modi, dei quali i principali sono i seguenti (in ordine alfabetico): (a) o. a bobine incrociate: è costituito, secondo lo schema della fig. 1, da un microamperometro a bobina mobile differenziale, il cui equipaggio mobile porta due bobine perpendicolari tra loro, con intensità di corrente inversamente proporzionale per l'una a una resistenza campione R e per l'altra alla resistenza da misurare Rx; la deflessione dell'equipaggio risulta proporzionale al rapporto Rx/R, cioè a Rx; questo o. dà indicazioni più accurate di quelle di un o. reometrico (v. oltre), ma è più delicato e quindi meno usato; (b) o. a ponte: costituito da un ponte di misura, in varie versioni derivate dal classico ponte di Wheathstone, ideato proprio per misurare resistenze; è l'o. cui si ricorre per misurazioni di grande accuratezza: → ponte: P. di misura; (c) o. elettronico: o. reometrico (v. oltre) che usa un microamperometro elettronico e che quindi, grazie alla maggiore sensibiltà amperometrica, è molto più sensibile e versatile di un o. reometrico ordinario; (d) o. reometrico: il tipo più diffuso (o. in serie) è costituito (fig. 2) da una pila, un resistore campione, con resistenza R, e un microamperometro, in serie tra loro e con due morsetti, o due puntali, che servono per inserire anche la resistenza da misurare Rx; un apposito reostato (che nella fig. è indicato generic. in parallelo al microamperometro) regola la portata del microamperometro in modo che a una resistenza da misurare nulla (morsetti o puntali in contatto tra loro) corrisponda l'indicazione di fondo scala (microamperometro e resistore campione costituiscono un voltmetro con fondo scala pari alla tensione della pila); così, l'indicazione diminuisce, peraltro non linearmente, all'aumentare del valore della resistenza da misurare Rx (si ha indicazione di centro scala quando questa è uguale a quella complessiva del resistore campione e del microamperometro, e indicazione pratic. nulla quando la resistenza è molto maggiore di quella del campione) e la scala dello strumento può essere graduata direttamente in ohm o suoi multipli (fig. 4); il campo delle resistenze ben apprezzabili è all'incirca tra 0.1 R e 10 R, essendo R la resistenza campione; tale campo può essere variato, entro ampi limiti, variando, mediante un apposito commutatore o una morsettiera multipla, il valore di R e, insieme, la portata del microamperometro; un limite alla massima (RM) e alla minima (Rm) resistenza misurabile è costituito, rispettiv., dalla massima intensità di corrente iM del microamperometro, della tensione V della pila e dalla resistenza interna r del microamperometro, nel senso che è RM≤10V/iM e Rm≥10r; per es., con V=3 V, iM=50 μA, r=2000 Ω (valori tipici di questi strumenti) si ha RM²500 000 Ω e Rm²5 Ω; ove interessi misurare resistenze maggiori, si ricorre a microamperometri più sensibili, come si fa negli o. elettronici (v. sopra), oppure si aumenta V, per es. ricorrendo, come si fa in alcuni tipi di misuratori di isolamento (portate di miliardi di Ω o più), a piccoli generatori magnetoelettrici in luogo della pila; per resistenze molto piccole si ricorre invece alla disposizione della fig. 3 (o. in parallelo), nella quale la resistenza da misurare è posta in parallelo al microamperometro, anziché in serie, per cui l'indicazione di centro scala corrisponde alla resistenza interna dello strumento, una resistenza nulla all'indicazione nulla e la scala è invertita rispetto al caso precedente (fig. 5).