OIAX (Οἴαξ)
Timoniere (come dice il suo stesso nome), figlio di Nauplio e di Climene. Combattè a Troia insieme al fratello Palamede e quando questi fu ucciso ne mandò, come convenuto, la notizia al padre in un modo particolare: gettò in mare dei timoni, uno dei quali almeno doveva essere trovato da Nauplio che era sempre in attesa su una nave.
La sua figura rientra poi nel ciclo di leggende relative alla casa di Agamennone. O. infatti, per vendicare la morte del fratello, indusse Clitennestra ad uccidere il marito e portò il suo odio su Oreste, del quale però cadde vittima, secondo la versione dataci da Pacuvio in una sua tragedia. Pausania invece (i, 22, 6) ci parla di una pittura esistente nella pinacoteca di Atene, dove era rappresentata la morte di O. e di un fratello per mano di Pilade.
Il Robert riconosce O. nella figura di un giovane, alla destra di Egisto, che si allontana con la spada sguainata, su un sarcofago del Museo dell' Ermitage, con la scena dell'uccisione di Egisto e Clitennestra.
Bibl.: H. Stoll-O. Höfer, in Roscher, III, i, 1897-909, c. 695; C. Robert, Sarkophagreliefs, Berlino 1880-87, II, p. 166 ss., tav. 54; E. Wuest, in Pauly-Wissowa, XVII, 2, 1936, c. 209, s. v.
(S. De Marinis)