OIKOUMENE (Οἰκουμένη)
Personificazione della terra abitata dagli uomini, appare indicata con questo nome nel rilievo dell'Apoteosi di Omero firmato da Archelaos di Priene (v.). In questo monumento O. appare velata e con alto pòlos come una divinità maggiore, ma con i lineamenti individuali di Arsinoe, in atto di incoronare il poeta insieme al marito Tolomeo Filopatore in aspetto di Chronos alato: chiara allusione alla gloria di Omero che si diffonde nelle due categorie del tempo e dello spazio. È stata ugualmente intesa come O. la figura femminile che incorona Augusto nella Gemma Augustea, mentre in età più tarda essa ritorna con il globo terrestre nelle mani, inginocchiata dinanzi all'imperatore Adriano nella serie monetale con la leggenda Restitutori Orbis Terrarum. Con O. è stata recentemente identificata la statua colossale in pentelico, di periodo adrianeo, a Porto Raphti (Attica), già nota e disegnata dal Dodwell.
Bibl.: C. Robert, Hermeneutik, Berlino 1919, p. 68 ss.; R. Hincks, Myth and Allegory in Ancient Art, Londra 1939, pp. 41, 75; C. C. Vermeule, The Colossus of Porto Raphti, in Hesperia, XXXI, 1962, p. 62 ss.