OINANTHE (Οἰνάνϑη)
Nome di una baccante, su un cratere a figure rosse di Vienna attribuito al Pittore del dèinos di Berlino (dove è rappresentato Dioniso seduto, circondato dal suo thìasos), e forse su uno stàmnos (ora introvabile) della Collezione Campana.
Su una hydrìa figure rosse del British Museum (E 182), in una scena interpretata come la nascita di Erittonio, il nome di O., seguito però dall'aggettivo καλή, sembra designare la figura femminile in lungo chitone che, appoggiandosi a Zeus, guarda al di sopra della sua spalla il fanciullo tenuto in braccio dalla donna intesa come Gea; accanto sono Atena e Nike. Proprio la presenza di O., che Nonnus (Dionys., XIV, 225) considera come nutrice di Dioniso, insieme con la presenza di Zeus e la mancanza d'altronde di Cecrope, ha suggerito talvolta di vedere in questa scena piuttosto la nascita di Dioniso. Ma è assai più verosimile che il nome non si riferisca affatto alla figura femminile, ma sia, dato l'aggettivo che l'accompagna, soltanto un Lieblingsname. Lo stesso nome di O. d'altronde si integra su una imitazione di anfora panatenaica al British Museum, accanto alla figura di Atena: nel qual caso l'iscrizione va intesa o come un Lieblingsname in cui è caduto l'aggettivo καλή, o più semplicemente un insieme di lettere prive di sensi), a sostituire e suggerire la usuale iscrizione.
Bibl.: O. Höfer, in Roscher, III, i, 1897-909, c. 750 ss., s. v., nn. 2, 3, 4, 6; K. Scherling, in Pauly-Wissowa, XVII, 2, 1936, c. 2188, s. v., nn. 2, 3, 4. Cratere di Vienna: H. Heydemann, Satyr- und Bakchennamen, Halle 1880, p. 20; S. Reinach, Rép. Vases, II, 200; J. D. Beazley, Red-fig., p. 790, 8. Stàmnos, Campana: E. Gerhard, in Arch. Zeit., 1846, p. 286. Hydrìa del British Museum; H. Heydemann, op. cit., pp. 41, 216; S. Reinach, Rép. Vases, II, 77; C. H. Smith, Cat. of the Greek and Etr. Vases in the Br. Mus., III, Londra 1896, pp. 159-60, E 182. Anfora panatenaica: H. B. Walters, Cat. of the Greek Vases in the Br. Mus., II, p. 101, B 141; A. H. SMith, C. V. A., Br. Mus., III He, 1925, tav. 6, Ia.
(S. De Marinis)