OKLAHOMA (A. T., 143-144)
Uno dei 48 stati della Confederazione nordamericana, nella sezione del Centro Sud-ovest, situato tra 33°35′ e 37° lat. N. e 94° 29′ e 103° di long. O. Confina a nord con il Colorado e il Kansas (37° parallelo); a occidente con il Nuovo Messico e il Texas; a sud con il Texas (serve da confine il Red River o Fiume Rosso); a oriente con l'Arkansas e il Missouri. Copre una superficie di 181.440 kmq. e ha un'altezza media di 400 m., con il massimo di 1440 m. nella Black Mesa nell'estrema sezione nord-occidentale e il minimo di 90 m. nella contea Mc Curtain al limite sud-orientale dello stato. La sezione orientale è dominata dalle Ozark Mountains, che hanno direzione NE.-SO., catena di colline, che decresce gradualmente d'altezza, dai monti Winding Stair, Kiamichi, Pine, che raggiungono le massime altezze tra 700 e 800 metri. Nella parte meridionale sorgono i monti Arbuckle (m. 427), le Table Hills e più a ovest i monti Wichita. La parte nord-occidentale dello stato è costituita invece da un ampio tavolato, che fa parte della Great Plains Region, che si estende a oriente delle Montagne Rocciose. La temperatura media annua dello stato è di 15°,5 e si presenta abbastanza uniforme da luogo a luogo: gl'inverni sono sempre sopra lo zero (+ 0,5 in gennaio a Beaver, nella sezione nord-ovest; + 5°,5 a Healdton nella sezione sud-est); le estati caldissime (26°,6 a Beaver, in luglio; 28°,3 a Lehigh); enormi gli sbalzi di temperatura, con massimi e minimi assoluti accentuatissimi. Le piogge si presentano abbondanti con una media sugli 800 mm., più copiose nella parte orientale (877 mm. a Lehigh) che in quella occidentale (Mangum 635 mm., Reaver 472 mm.); prevalgono le piogge primaverili. Le ampie pianure senz'alberi sono battute da venti violenti e caratterizzate da scarto termico accentuato tra il giorno e la notte. Tutti i corsi d'acqua che attraversano lo stato hanno direzione prevalente NO.-SE. e sono tutti tributarî del Mississippi: le due maggiori arterie sono l'Arkansas, con i grandi affluenti Cimarron e Canadian, e il Red River, che raccoglie le acque della porzione meridionale dello stato. La popolazione è salita da 258.657 ab. nel 1890 a 790.391 nel 1900, a 2.028.283 nel 1920, a 2.396.040 nel 1930. La densità media dello stato è di 13 abitanti per kmq.: i valori minimi sono offerti dalle contee del nord-ovest (alcune con meno di 3 abitanti per kmq.), mentre quelle del centro e dell'est presentano cifre molto più elevate.
Secondo il censimento del 1930, 16 città superavano i 10.000 ab., salendo a un massimo di 185.389 per Oklahoma City (v.). Nel 1930 la popolazione era così costituita: Bianchi 88,6%; Negri 7,2%; altre razze 4,2%; di queste il maggiore nucleo è costituito dagli Indiani (74.825 nel 1920; 92.725 nel 1930). Scarso è l'elemento bianco nato all'estero, pari a 26.753 individui, di cui 5893 Tedeschi, 3613 Russi, 3462 Inglesi, Gallesi, Scozzesi e Irlandesi del nord, 2119 Canadesi, 1867 Cecoslovacchi, 1162 Polacchi, 1157 Italiani.
L'Oklahoma ha grande importanza dal punto di vista agricolo: il numero delle farms è salito da 108.000 nel 1900 a 206.866 nel 1930. La loro superficie rappresenta il 76, 1% dell'area dello stato. Le principali produzioni agricole sono il mais e il grano; ma le buone condizioni termiche hanno permesso lo sviluppo della cotonicoltura, la cui produzione è salita da 957.000 balle nel periodo 1911-1915 a 1.202.000 negli anni 1926-1930. L'allevamento, favorito da una buona produzione foraggera, nel 1933 era costituito da 439.000 cavalli, 276.000 muli, 2.280.000 bovini di cui 920.000 da latte (in notevole aumento), 201.000 ovini e 1.506.000 suini. Ma l'Oklahoma accanto all'agricoltura è venuto assumendo enorme importanza dal punto di vista minerario: nelle cave e nelle miniere nel 1930 erano occupate 41.286 persone. Occupa nella Confederazione il secondo posto per il petrolio, la cui produzione è salita vertiginosamente impiegando complessivamente, nel 1930, 26.617 persone: 30,5 milioni di ettolitri annui nel periodo 1901-1910; 377 milioni per gli anni 1926-1930. Enorme è anche la produzione di gas naturale.
Segue, per importanza, il carbone, prodotto per 3,4 milioni di tonnellate metriche nel periodo 1911-1915; per 3,06 negli anni 1926-1930; la zona di maggior produzione è costituita dalla sezione centro-orientale dello stato. Nell'estrazione erano impiegate, nel 1930, 5391 persone. Importantissima è anche la produzione dello zinco (3206 persone occupate), soprattutto nella contea di Ottawa, che continua la zona di Joplin nel contiguo Missouri. Segue la produzione di pietre da calce e da costruzione, di gesso, ecc.
Nel 1930 erano occupate nelle varie attività economiche 828.000 persone d'età superiore agli anni 10, di cui il 37% nell'agricoltura, il 5% nelle miniere, il 17%, nell'artigianato e nelle industrie, il 19% nel commercio e nelle comunicazioni. Per quanto concerne la grande industria, gli operai impiegati salgono da 2381 nel 1899 a 29.503 nel 1919, a 31.695 nel 1929 per scendere a 22.576 nel 1931.
Come numero di operai e valore di produzione, occupa senz'altro il primo posto l'industria della raffinazione del petrolio (75 operai nel 1909, 4612 nel 1919, 5164 nel 1929; il valore della produzione sale da 1 milione di dollari nel 1909 a 183,7 milioni di dollari nel 1929); seguono la lavorazione dello zinco (1406 operai), del legname (2883 persone salariate), le fonderie (1973 operai), le costruzioni e le riparazioni meccaniche (veicoli, ecc.) con 2283 operai, ecc.
La posizione geografica e le buone condizioni ambientali e morfologiche hanno permesso un magnifico sviluppo stradale e ferroviario: ma la navigazione interna ha scarsissima importanza. Le ferrovie da 465 km. nel 1880 sono salite a circa 11.000 nel 1931.
Storia. - Il territorio che porta questo nome fu formato dal Congresso nel 1834 e adibito a uso di 5 tribù indiane. Tra il 1820 e il 1851 il governo federale strinse una serie di trattati con queste tribù, assegnando una striscia settentrionale per tutta la larghezza del territorio (con l'eccezione dell'angolo NE.) ai Cherokee; questa zona è sempre chiamata Cherokee strip (striscia dei Cherokee). Ai Choctaw e ai Chickasan spettò la parte meridionale, cioè a sud dei fiumi Canadian e Arkansas; ai Seminoli la parte tra il fiume Canadian e il suo ramo settentrionale (North fork); e ai Creek tutto il resto sino alla striscia dei Cherokee. Durante la guerra civile queste tribù, che erano proprietarie di schiavi, combatterono dalla parte dei Confederati, e perciò dopo la conclusione della pace il governo federale, nel 1866, abrogò i trattati vigenti col pretesto di ridividere le terre, attribuendone anche agli emancipati. Le vaste zone così ottenute furono soltanto in piccola parte assegnate alle vecchie tribù e a molte altre tribù indiane; restò un ingente territorio che il 22 aprile del 1889 il presidente Harrison aprì alla colonizzazione da parte dei Bianchi: in quel momento più di 20.000 persone erano pronte alla frontiera per precipitarsi verso il possesso delle nuove terre. In seguito a ulteriori trattative con gl'Indiani, nel 1904 tutto il territorio era stato aperto ai Bianchi. Basandosi sul rapporto della Commissione Dawes del 1893 e la legge Curtis del 1898, il governo federale nel 1906 approvò l'entrata nell'Unione, come un solo stato, del Territorio Indiano e di quella parte che nel 1890 ne era stata staccata come "Territorio di Oklahoma", cioè la parte che forma il SO. dello stato odierno. Il 16 novembre 1907 il nuovo stato fu formalmente ammesso. Esso conteneva allora più di un terzo della popolazione indiana dell'intero paese. Da allora l'amalgamazione di questo nucleo nel corpo della cittadinanza è progredita rapidamente.
Data la ricchezza mineraria dello stato, molti di questi Indiani si trovano in condizioni assai fiorenti. La capitale, che sino al 1910 era a Guthrie, fu in quell'anno trasportata a Oklahoma City. L'Oklahoma è sempre stato fedele al partito democratico.
Bibl.: L. J. Abbott, History and civics of Oklahoma, Boston 1910; J. Alley e F. F. Blachly, Elements of government with history and government of Oklahoma, 1920; C. A. Beard, Constituion of Oklahoma, in Political Science Quarterly, XXIV (1909); J. S. Buchanan e E. E. Dale, History of Oklahoma, 1924; S. J. Buck, Settlement of Oklahoma, in Wisconsin Academy of sciences, arts and letters, Transactions, XV, Madison 1907, pp. 325-80; C. Evans e C. O. Bunn, Oklahoma civil government, Ardmore 1908; D. C. Gideon, Indian territory, New York 1901; Roy Gittinger, Formation of the state of Oklahoma, 1917; L. B. Hill, History of the state of Oklahoma, voll. 2, Chicago 1908; J. P. Thoburn, Standard history of Oklahoma, 1916; Chronicles of Oklahoma, 1921 segg.; Historia, I-XIII, 15 sett. 1909-luglio 1922; Oklahoma historical society, Biennial report, 1899-1900 segg.