MAGNUS, Olaus (latinizzato da Olof Måsson)
Umanista, storico, cartografo svedese, nato a Linköping nell'ottobre del 1490, morto a Roma il i° agosto 1557: fratello di Iohannes. Fra il 1510 e il 1517 studiò a Rostock e in altre università tedesche. Impiegato per alcuni anni presso la nunziatura pontificia, nel 1524 fu inviato da Gustavo Vasa in missione a Roma, per trattare della nomina dei nuovi vescovi. Dopo il trionfo della Riforma, rotti i rapporti con il re, rimase all'estero, esule; visse alcuni anni a Danzica, poi nel 1539 a Venezia e in seguito a Roma, dove fu direttore della Casa di S. Brigida. Nel 1544 fu nominato arcivescovo a Upsala; e con tale dignità intervenne l'anno seguente al Concilio di Trento; ma non poté mai raggiungere la sua sede.
Nel 1539 pubblicò a Venezia, in 9 fogli, la sua Carta marina, prima carta geografica tracciata da uno svedese, la quale ebbe grande importanza per tutta la cartografia successiva intorno ai paesi scandinavi (un unico esemplare ne è conservato nella Biblioteca di stato di Monaco di Baviera); alla carta aggiunse un commentario, ricco di notizie varie, storiche, geografiche, etnografiche. E importanza fondamentale per gli studî storici sul Nord, ha anche la sua opera successiva: Historia de gentibus septentrionalibus (Roma 1554, sebbene il titolo porti la data 1555). Spirito più vivo e vasto che quello del fratello, aperto a ogni sorta d'interessi umani, sentì in Italia l'influsso della nuova storiografia umanistica, e la sua opera, massima espressione dell'umanesimo, è fonte preziosa per la conoscenza della storia nordica fino all'età sua.
Bibl.: A. Bertolotti, Olao Magno, arcivescovo d'Upsala, in Archivio storico italiano, s. 5ª, VII (1891); K. Ahlenius, O. M. och hans framställning af Nordens geografi, Stoccolma 1895; H. Hildebrand, Minne af O. M., in Atti dell'Accademia svedese, 1898; C. de Bildt, O. M., in Hist. Tidskrift, 1912.