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COZZOLINO, Olimpio

di Arnaldo Cantani - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 30 (1984)
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COZZOLINO, Olimpio

Arnaldo Cantani

Nacque a Siderno Marina (Reggio Calabria) il 26 dic. 1868 da Andrea e da Olimpia D'Angelo. Iscrittosi alla facoltà di medicina e chirurgia dell'università di Napoli, frequentò in qualità di allievo interno gli istituti di anatomia microscopica diretto da L. Armanni, di anatomia e istologia patologica diretto da O. von Schrön, di igiene sperimentale diretto da V. De Giaxa e di patologia medica dimostrativa diretto da P. Castellino. Laureatosi il 27 luglio 1894 con il massimo dei voti e lode discutendo una tesi sperimentale sulla tubercolosi da inoculazione endermica nei conigli (elaborata sotto la guida del De Giaxa), si perfezionò in pediatria a Berlino nel 1894-95. Assistente volontario dell'ospedale pediatrico Kaiser- und Kaiserin-Friedrich diretto da A. Baginsky (il quale l'aveva fondato con R. Virchow nell'anno 1890), seguì il corso ufficiale di pediatria tenuto da O. von Heubner e quelli paralleli di ortopedia, dermatologia, otologia, neuropatologia ed elettroterapia.

Tornato a Napoli nel 1896, venne incaricato dal ministro della Pubblica Istruzione di redigere una relazione sugli ospedali e sulle cliniche frequentati all'estero; nel 1897-98 lavorò presso l'Istituto di igiene sperimentale. Nel 1899 conseguì per titoli la libera docenza in clinica pediatrica e tenne corsi liberi di questa disciplina negli anni dal 1899-900 al 1902-03. Nello stesso periodo (maggio 1899-dicembre 1904) venne nominato aiuto (coadiutore) dell'Istituto di patologia medica dimostrativa.

Risultato terzo nella terna per il concorso a professore straordinario di clinica pediatrica presso l'università di Palermo nell'ottobre 1903, dal 16dicembre 1904 al 15 ott. 1912 ebbe l'incarico dell'insegnamento di clinica pediatrica nell'università di Genova. Vincitore del concorso per la cattedra all'università di Sassari, venne nominato con voto della facoltà professore straordinario di clinica pediatrica dell'università di Cagliari, ove insegnò dal 16 nov. 1912 al 15 nov. 1915.

Chiamato dall'università di Parma a ricoprire il posto di straordinario di clinica pediatrica a partire dal 16 nov. 1915, il 1º nov. 1916 venne nominato ordinario. Con decreto del 16 nov. 1931 venne trasferito alla direzione della clinica pediatrica dell'università di Bari.

Il C. fu autore di oltre duecento pubblicazioni interessanti tutti gli argomenti della patologia pediatrica e della puericultura. Studiò le proprietà del latte, la fisiologia dell'allattamento, i disturbi della nutrizione e i vomiti abituali e ricorrenti del lattante (importante, su questo tema, la sua pubblicazione Disordini o turbe della nutrizione del lattante, Napoli 1932), il pilorospasmo, il megacolon congenito, i vomiti ricorrenti dell'infanzia; condusse ricerche cliniche e sperimentali sul timo, studiando in particolare lo stridore timico, la morte timica e il cuore da grosso timo. Nel campo delle malattie infettive, fu autore di importanti pubblicazioni sulla tubercolosi (Sul problema della febbre iniziale nella tubercolosi del lattante, in Rass. Med., XI [1931], pp. 257-66; Sulle polisierositi viscerali tubercolari nell'infanzia, ibid.., XII [1932], pp. 157-170) e sulla poliomielite (Problemi diagnostici e terapeutici nella fase acuta incipiente della malattia di Heine-Medin, ibid., IX [1929], pp. 199-221), e condusse osservazioni e ricerche sulla pertosse e sui rapporti fra herpes zoster e varicella. Meritano, inoltre, di essere ricordati i suoi studi sulla spasmofilia, sul rachitismo, sul morbo di Barlow, sul mongolismo e sulle macchie mongoliche, sull'enuresi essenziale dell'infanzia e sul mixedema congenito.

Il C. eseguì, inoltre, quando era coadiutore nell'Istituto di patologia medica dimostrativa a Napoli, traduzioni del Trattato di patologia generale e di anatomia patologica generale di H. Ribbert (Milano s.d.) e delle Lezioni sulle malattie infettive acute nei bambini di N. F. Filatov, con aggiunte originali (ibid., s.d.). Fu autore del primo trattato di clinica pediatrica pubblicato in Italia, interamente scritto da lui, Manuale pratico di pediatria, edito a Napoli nel 1911, nel 1916e, col titolo Trattato di pediatria, nel 1921-22, opera giudicata "un bel trattato della specialità" (cfr. Capparoni). Egli scrisse anche il Formulario pratico ragionato di pediatria, la cui terza edizione (Napoli 1923) venne tradotta in spagnolo (Valencia 1926).

Nel 1930 fondò a Parma la rivista Il Lattante, di cui fu il primo direttore.

Vicepresidente della Società italiana di pediatria dal 1929 al 1934, fu presidente e poi membro della Società di medicina e scienze naturali e socio dell'Accademia pugliese delle scienze.

Morì a Bari il 22 genn. 1937.

Fonti e Bibl.: Necr. in La Pediatria, XLV (1937), pp. 191 s.; Il Policlinico, sez. pratica, LXIV (1937), p. 355; Il Lattante, VIII (1937), pp. 3-6; La Clinica pediatrica, XIX(1937), p. 151; Riv. di clin. pediatrica, XXXV (1937), p. 192; Pediatria del medico pratico, XII (1937), p. 167; Riforma medica, LIII (1937), p. 293; Riv. sanit. sicil., XXV (1937), p. 120; Glorie e figure della medicina italiana, O. C., in La Med. ital., X (1929), pp. 699-702; Prof. O. C., in Riv. di ter. mod. e med. pratica, XXII (1929), pp. 38 s.; P. Capparoni, Lezioni di storia della medicina, a.a. 1934-35, Bologna 1935, p. 483; G. Battistini, Questa accadde al prof. C., in Castalia, V (1949), p. 179; N. Latronico, Storia della pediatria, Torino 1977, pp. 404, 672, 674, 677; I. Fischer, Biograph. Lex. der hervorragenden Ärzte [1880-1930], I, p. 272.

Vedi anche
patologia Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo (patologia umana) e degli animali (patologia veterinaria; ➔ veterinaria); comprende diverse specializzazioni, e denominazioni, con riferimento alla natura dei problemi, agli elementi anatomici che sono oggetto di studio, all’eziologia delle alterazioni, ... tubercolosi (TBC) Malattia infettiva, contagiosa e ubiquitaria, che deve il nome alla caratteristica formazione anatomopatologica (tubercolo elementare) prodotta, nei tessuti dell’organismo umano e animale, dall’agente patogeno. medicina Nota probabilmente già alle grandi civiltà orientali, la tubercolosi fu ... malattia Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di malattia è la sua transitorietà, il suo andamento evolutivo verso un esito, che può essere la guarigione, la ... chirurgia Ramo fondamentale della medicina che affronta il problema terapeutico con atti manuali o con operazioni strumentali; la sua distinzione nel vasto campo delle discipline mediche è essenzialmente d’indole pratica e non concerne gli aspetti dottrinari. I vari problemi, sia quelli teorici di patologia, sia ...
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olìmpio
olimpio olìmpio agg. [dal lat. Olympius, gr. ᾿Ολύμπιος]. – 1. Del monte Olimpo (v. olimpo), sede degli dèi nella mitologia greca: Le abitatrici o. (Foscolo), le dee; in partic., come epiteto del padre degli dèi: Zeus o., l’o. Giove (o assol....
olìmpico
olimpico olìmpico agg. [dal lat. Olympicus, gr. ᾿Ολυμπικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Del monte Olimpo (v. olimpo), concepito nella mitologia greca come sede degli dèi: le divinità o., soprattutto le divinità dei tempi omerici, contrapposte...
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