OLIMPO da Sassoferrato
Della vita randagia di frate Baldassarre Olimpo degli Alessandri da Sassoferrato si sa poco: nacque dopo il 1480, forse il 1486; morì intorno al 1540.
Scrisse alcune fortunate operette poetiche, composte per lo più di strambotti, ma contenenti anche sonetti, madrigali, frottole, barzellette, capitoli, egloghe, ecc., e persino squarci in prosa. Sono d'argomento amoroso: Olimpia (Perugia 1518); Gloria d'Amore (ivi 1520), la più fortunata delle operette di O.; Linguaccio (nuova ed., ivi 1521); Ardelia (Venezia 1522); Camilla (Perugia 1522); Pegasea (Venezia 1524); Aurora (ivi s. a.). D'argomento religioso e spirituale è Parthenia (ivi 1524); mentre canti di argomento amoroso e politico, alcuni dei quali probabilmente pubblicati prima a parte, O. raccolse in Nova Phenice (ivi 1524). Operette di tutt'altro genere, a uso dei predicatori, sono i Sermoni (Perugia 1519) e i Problemi (ivi 1522).
O. è poeta mediocre; tuttavia alcuni componimenti, per es. una "pastorella" giunta a noi col nome di Brunettina, e il Lamento d'Italia, riboccante d'amarezza patriottica, fanno perdonare il convenzionalismo e la sciattezza della poesia di O., in cui traluce peraltro qua e là freschezza e spontaneità di pura vena popolare nutrita di sboccata sensualità e insieme pervasa di misticismo.
Bibl.: S. Venezian, Olimpo da Sassoferrato: poesia popolaresca marchigiana del sec. XVI, Bologna 1921.