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OLITE

di S. Alcolea Gil - Enciclopedia dell' Arte Medievale (1997)
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OLITE

S. Alcolea Gil

Centro della Spagna settentrionale, in Navarra, situato tra i fiumi Arga e Aragón.Sito monumentale tra i più importanti della regione, documentato già in epoca romana, O. divenne nel Medioevo tappa lungo la via di pellegrinaggio verso Santiago de Compostela. A partire dal sec. 12°, O. ebbe un progressivo sviluppo economico e urbanistico grazie anche alla sua favorevole posizione geografica, all'incrocio di vie di traffico e di collegamento nella valle dell'Ebro. Trasformatasi in residenza reale durante il regno di Carlo II il Malvagio (1349-1387), la città raggiunse il massimo splendore all'epoca di Carlo III il Nobile (1387-1425); la sua fioritura fu legata prima alla vita e alle periodiche riunioni della corte, e poi al suo rango di sede giurisdizionale del Merino.Accanto a vari esempi di architettura civile dei secc. 12°-14°, si distinguono la chiesa di San Pedro, antica parrocchiale, la chiesa di Santa María la Real, destinata a funzioni di cappella regia e caratterizzata in facciata da una ricca decorazione plastica del sec. 14°, e il castello-palazzo, circondato da una cinta muraria e dotato di numerosi annessi.Il monumento più importante è la chiesa di San Pedro, vincolata fin dalle origini al monastero oscense di Monte Aragón, fondato nel 1085 da Sancia I Ramirez e oggi in rovina. San Pedro fu costruita nella seconda metà del sec. 12° e presenta un impianto a tre navate, separate da robusti pilastri cruciformi che sostengono archi acuti e volte a crociera. Dell'edificio primitivo, tuttavia, non rimangono che alcune parti inglobate in quello attuale, risultato di un ampliamento realizzato tra il 1700 e il 1708 in seguito alla demolizione del capocroce originario.All'esterno, la chiesa mostra un'apparecchiatura muraria in pietra; nella facciata principale si apre il portale, della fine del sec. 12°, a tutto sesto, con sei archivolti a sezione circolare alternatamente lisci e decorati a scacchiera o a ornati vegetali, insistenti su colonne a fusto liscio e capitelli scolpiti con temi per lo più vegetali, ma anche con S. Giorgio, un centauro e un'arpia. Il timpano, dominato dalla figura di s. Pietro tra due santi, fiancheggiati alle estremità da angeli turiferari, appartiene al sec. 13°, epoca del completamento della facciata e della sua decorazione. Nell'architrave figurano episodi della Vita di s. Pietro, scolpiti con accenti naturalistici di ascendenza francese. La parte superiore della facciata, costruita nel sec. 13° avanzato, presenta alla base un fregio con decorazioni fitomorfe, alternate a figurazioni bibliche o mitologiche. Alla sommità si apre un grande rosone - inscritto in un arco a sesto acuto e formato da dodici trilobi radiali su colonnine -, cui si aggiungono, nella zona inferiore, piccoli rosoni trilobati. Lateralmente si erge una torre a pianta rettangolare, fronteggiata sul lato opposto da un portico che prosegue verso la facciata laterale fino alla c.d. torre alta, contemporanea allo scomparso capocroce medievale. A pianta quadrata, questa torre, rapportabile nell'alzato a quella di Santa María del Palacio a Logroño, è costituita da vari corpi delimitati da cornici marcapiano; la parte sommitale consta di un cornicione a parapetto traforato da motivi quadrilobati su modiglioni; l'insieme è coronato da una guglia del 14° secolo.All'interno, le sobrie forme di ascendenza cistercense rimandano alla cattedrale di Tudela e a Santa María la Real di Sangüesa. Su ciascun lato dei pilastri, a base poligonale, si addossano coppie di semicolonne, fiancheggiate agli angoli da altre più sottili. I capitelli sono scolpiti variamente a palmette, semplici foglie appuntite, ovvero anche a sfere e a pigne di più diretta ispirazione cistercense. In corrispondenza del corpo occidentale della chiesa i capitelli hanno invece forme già gotiche. Le navate, di altezza varia, hanno volte a crociera con possenti nervature lisce, a sezione quadrata. La scansione delle campate è risolta mediante una serie di robuste arcate a sesto ribassato, cui si contrappongono longitudinalmente archi di valico a profilo acuto. Corrispondono alle diverse fasi della costruzione le grandi finestre; presentano forme più arcaiche quelle nei bracci del transetto, mentre hanno disegno già pienamente gotico quelle nella navata centrale, realizzate nel pieno 13° secolo. Nelle testate del transetto si trovano due rosoni che conservano la loro originaria tracery polilobata.La cappella della Vergine o del Campanal, di epoca protogotica, si apre all'interno della chiesa con pianta quadrata e una poderosa volta a crociera, le cui nervature ricadono ai quattro angoli su colonne lisce con capitelli a decorazione fogliacea. Il chiostro, realizzato in forma irregolarmente quadrangolare alla metà del sec. 13°, è scandito da archi a tutto sesto, retti da coppie di colonne lisce su di un alto basamento continuo.Dell'arredo liturgico si conservano una scultura lignea della Vergine del Campanal (sec. 14°) e un S. Giacomo pellegrino, di chiara ascendenza borgognona, da avvicinare all'opera di Johan Lome, scultore molto attivo a Olite.Due cicli di affreschi, oggi conservati a Pamplona (Mus. de Navarra), decoravano la cappella del Campanal: uno, del 1300 ca., è in relazione con alcune scene della Traslazione del corpo di s. Saturnino, nel presbiterio della chiesa omonima detta del Cerco ad Artajona; l'altro, collocabile intorno al 1350 e raffigurante scene dell'Antico Testamento e dell'Infanzia di Cristo, è da collegare a Juan Oliver e al maestro Roque de Artajona.

Bibl.: L. Torres Balbás, Arquitectura gótica (Ars Hispaniae, 7), Madrid 1952; M.A. García Gainza, Catálogo monumental de Navarra, III, Merindad de Olite, Pamplona 1985 (con bibl.); B. Leroy, s.v. Olite, in Lex. Mittelalt., VI, 1993, col. 1398 (con bibl.).S. Alcolea Gil

Vedi anche
detto il Nobile Carlo III re di Navarra Figlio (Mantes 1361 - Olite 1425) di Carlo II, succedutogli nel 1387, fu sovrano pacifico e protettore delle arti; intervenne come paciere nelle lotte civili di Francia (1408-10). Navarra Comunità autonoma e provincia (10.390 km2 con 630.578 ab. nel 2009) della Spagna; capoluogo Pamplona. Istituita nei confini attuali nel 1983, include la sezione più occidentale del versante pirenaico meridionale, parte del versante atlantico cantabrico (con la Val Bidassoa) e in gran parte il bacino ... Bianca di Navarra regina di Castiglia Figlia primogenita (Olite 1424 - Orthez 1454) di Giovanni d'Aragona e di Bianca, regina di Navarra; sposò Enrico IV, re di Castiglia, da cui fu ripudiata (1453) per la sua sterilità. Alla morte del fratello Carlo, avrebbe dovuto succedergli nei diritti ereditarî, ma fu avvelenata dalla sorella Eleonora, ... Spagna Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La Spagna, bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) della Penisola Iberica, gli arcipelaghi delle Baleari nel Mediterraneo e delle Canarie nell’Atlantico ...
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