OLIVETANO
. Pierre Robert, detto Olivétan (Olivetanus) nacque circa il 1506 a Noyon, dove suo padre era collega e cugino di Gérard Cauvin (v. calvino). Presto attratto alle idee della Riforma, non si sa in qual modo, sembra che l'O. abbia effettivamente esercitato su Calvino un'influenza decisiva. A ogni modo è estremamente probabile che con l'O. sia da identificare il giovine noviodunense fuggito da Orléans a Strasburgo per studiarvi teologia, greco ed ebraico, di cui parla una lettera del Bucer a C. Farel del 1° maggio 1528. Pare che nel 1532 l'O. fosse a Ginevra, donde, per aver preso pubblicamente le difese dei luterani, avrebbe dovuto fuggire; e poco dopo si recò presso i valdesi. Qui egli prese parte al sinodo di Cianforan (settembre 1532) e, in seguito a una deliberazione di questo, attese a quella traduzione della Bibbia in francese, per la quale i valdesi avevano raccolto 500 scudi d'oro (1535). Per l'Antico Testamento è traduzione diretta dall'ebraico, non senza l'aiuto di altre versioni; per il Nuovo principalmente una revisione di quella del Le Fèvre d'Etaples. Successive revisioni pubblicò poi l'O. stesso nel 1536, 1538 e 1539 (v. bibbia, VI, p. 904). Poi sembra che ritornasse a Ginevra, dove, secondo alcune notizie, era ancora nel febbraio 1538; sarebbe morto in quello stesso anno, pare nell'agosto, secondo alcuni a Ferrara presso la duchessa Renata, secondo altri a Roma.
Bibl.: E. Doumergue, Jean Calvin, I, Losanna 1899; A.-L. Herminjard, Correspond. des réformateurs, Ginevra 1866 segg.; E. Comba, Storia dei Valdesi, n. ed., Torre Pellice 1930, pp. 119-129; Bulletin de la soc. de l'hist. du protest. français, Table II, Parigi 1930, s. v.