omai
1. L'avverbio ricorre con una certa frequenza in tutte le opere di D., a esclusione del Fiore e del Detto; nella Vita Nuova tuttavia due sole sono le occorrenze, e in poesia. È usato in rima in Vn XXXI 8 3, Rime L 67, LXVII 51, CXVI 80, Cv II Voi che 'ntendendo 48, If XVII 97, Pg I 107, VI 53, VIII 43.
Si devono rilevare i due casi con compresenza di or... omai, in If VII 97 Or discendiamo omai a maggior pieta, e Pg VIII 43 Or avvalliamo omai / tra le grandi ombre, che sono ben diversi da If XVII 82 Or sie forte e ardito. / Omai si scende per sì fatte scale (cfr. anche Pg VII 85 prima che... omai).
1.1. È frequente in formule locutive, anche fisse, del tipo di Cv III II 19 Onde si puote omai vedere che è mente, ma pure in altre locuzioni o moduli anche se più occasionali, che esprimono passaggio deduttivo da un'idea a un'altra o da un concetto a un altro,
o conseguenza o conclusione, in particolare nel momento risolutivo di una riflessione o di una dimostrazione (qui si danno tutti e solo i luoghi di questo genere, in quanto ci si potrà rendere conto più oltre dei vocaboli e dei costrutti, spesso ricorrenti, quando si dovrà trattare dei significati con riferimento ai vari contesti e ai diversi toni: Vn XXIII 27 74, XXXI 8 3; Rime L 67, LXVIII 8 e 12, CXVI 10 e 80; Cv III IV 13, V 20 e 21, VI 1, XI 12 (om[ai]) e 15, IV Le dolci rime 140, VIII 4, IX 17, XI 1, XXII 11, XXIII 1, XXX 4; e anche nella Commedia, con i verbi ‛ sapere ', ‛ vedere ' e simili, o altrimenti: If III 129, XXI 87 e 90, XXIX 11, XXXII 66, Pg IV 124, VI 51, IX 49, XIII 122, XIV 96, XIX 59, XXI 76, Pd II 56, 122 e 124, V 34, VI 97, XXVII 120, XXIX 67 e 142.
1.2. Sempre sul piano formale, l'avverbio si accompagna in svariati casi a un verbo di modo imperativo o a forme esortative e simili, come in Rime L 53 Dunque vostra salute omai si mova; LXVII 51 Vanne, misera, fuor, vattene omai!; Cv IV XXVIII 17 Dammi, Signor mio, omai lo riposo di te; If XVII 97 Gerïon, moviti omai; XXIV 46 Omai convien che tu così ti spoltre; Pd XXII 19 Ma rivolgiti omai inverso altrui. Vedi anche 3.
2.1. Con il valore conclusivo o consequenziale, e il significato di " dopo ciò che si è detto ", " dopo quanto è accaduto ", e simili, in contesti per lo più logico-razionali o dimostrativi o comunque dottrinali, si considerino particolarmente, oltre al caso già sopra dato, anche Cv III IV 13 E così omai s'intenda la prima parte principale di questa canzone; V 20 sí come omai, per quello che detto è, puote vedere chi ha nobile ingegno; VI I omai si puote procedere a dimostrare; IV XI 1 Resta omai solamente a provare come le divizie sono vili; XXII 11 sí come omai manifestamente appare; XXIII 1 sì che vedere si puote omai che è lo nobile uomo; If III 129 e però, se Caron di te si lagna, / ben puoi sapere omai che 'l suo dir suona; XXXII 66 se tosco se', ben sai omai chi fu; Pg XXI 76 Omai veggio la rete / che qui vi 'mpiglia; Pd II 56 certo non ti dovrien punger li strali / d'ammirazione omai, e 122 Questi organi del mondo così vanno, / come tu vedi omai, di grado in'grado; V 34 Tu se' omai del maggior punto certo; VI 97 Omai puoi giudicar; XXVII 120 omai a te può esser manifesto.
2.2. Analogamente, come deduzione, conclusione da un dato o da una realtà di fatto, in If XXI 87 Omai non sia feruto, e 90 sicuramente omai a me ti riedi; XXIX 11 già la luna è sotto i nostri piedi: / lo tempo è poco omai che n'è concesso (cfr. Pg VI 51); Pg IV 124 Belacqua, a me non dole / di te omai; XIII 122 Omai più non ti temo!, e IX 49, XIX 59.
2.3. Ancora con senso affine, esprime l'ineluttabile o l'irrimediabile accadimento di una cosa: Vn XXIII 27 74 Morte, assai dolce ti legno; / tu dei omai esser cosa gentile; XXXI 8 3 Li occhi dolenti... / per vinti son remasi omai; Rime LXVIII 12 e 'l viver mio (omai esser de' poco) / fin a la morte mia sospira, e L 67, CXVI 10 e 80; cfr. anche Cv IV VII 4.
3. Con il verbo al modo imperativo o con forme o usi esortativi o volitivi, ingiuntivi, si ha il significato di " è tempo che ", " finalmente ", oppure " senz'altro indugio ", e simili. Ai casi già dati (cfr. 1.2.), vanno aggiunti: Rime LX 4 trattiam di nostra donna omai, signore; CII 52 entrale in core omai, ché ben n'è tempo; Cv II X 11 impone a lei, cioè a l'anima mia, che chiami omai costei sua donna; IV Le dolci rime 78 e dicer voglio omai, si com'io sento, / che cosa è gentilezza (ripreso in XV 10 e 18); e inoltre II Voi che 'ntendendo 48, III X 10; If XX 124 Ma vienne omai; Pg IV 137 Vienne omai; XIV 124 Ma va via, Tosco, omai; XIX 139 Vattene omai; XXII 21 come amico omai meco ragiona, e inoltre VI 53, XXIV 91, XXVII 31, XXXIII 24; Pd XXXII 85 Riguarda omai ne la faccia che a Cristo / più si somiglia, e XVIII 121, XXXII 115.
4. Con il significato di " a questo punto ", " da questo momento ", " d'ora innanzi ", con riferimento a fatto o a realtà diversi o totalmente nuovi, o comunque che si modificano: Rime CXIV 3 si conviene omai altro cammino / a la mia nave più lungi dal lito (cfr. Pg I 2 Per correr miglior acque alza le vele / omai la navicella del mio ingegno); Cv III XIII 8 E di questa filosofia in quanto da l'umana intelligenza è participata, saranno omai le seguenti commendazioni; If XXV 94 Taccia Lucano omai là dov'e' tocca / del misero Sabello, e IX 33, XIV 139, XVII 82, XXXII 109; Pg II 30 omai vedrai di sì fatti officiali, e 66 lo salire omai ne parrà gioco (cfr. XII 93 agevolemente omai si sale); XXVII 131, XXXIII 32; Pd X 25 Messo t'ho innanzi: omai per te ti ciba; XXV 7 con altra voce omai, con altro vello / ritornerò poeta; XXXIII 106 Omai sarà più corta mia favella.
Più particolarmente, con riferimento a fatto, cosa imminente: If VIII 67 Omai... / s'appressa la città c'ha nome Dite, e anche Pg I 107 e VII 85.