Geologo (Liegi 1783 - Bruxelles 1875); considerato il fondatore delle scienze geologiche nel Belgio. A Parigi, al Musée d'histoire naturelle, seguì le lezioni di B.-G.-É. de Lacépède, di G. Cuvier e di A. de Foucroy, maturando il suo interesse per la geologia. L'opera che lo impose all'attenzione della comunità scientifica fu l'Essai sur la géologie du nord de la France (1808), in cui applicava i criterî e i metodi elaborati da Cuvier e A.-Th. Brongniart nelle ricerche sul bacino di Parigi. Per incarico di C.-E. Coqueber de Montbret, direttore dell'ufficio di statistica, redasse la carta geologica dell'impero francese, che, pronta dal 1813, venne pubblicata solo nel 1823. Nell'acceso dibattito sull'origine della vita, che vide impegnati naturalisti e filosofi, O. sostenne una graduale trasformazione delle specie, vicino alle posizioni di Geoffroy de Saint-Hilaire e di Lamarck e in opposizione a Cuvier. O. è noto anche per avere introdotto il termine Cretaceo. Tra le sue opere Éléments de géologie (1831; 8a ed. 1868) e Géologie de la Belgique (1853). Da lui prende nome il minerale halloysite.