OMSK (A. T., 103-104)
Città della Siberia occidentale situata sulla sponda destra del fiume Irtyš presso la confluenza dell'Om; fu preferita la sponda destra, più alta, onde mettere la città al sicuro dagli eventuali straripamenti dell'Irtyš. Omsk è sempre stata una delle città più importanti sorte lungo il trakt, che conduce dalla Russia Europea alla Siberia orientale; inoltre è stata sede degli organi amministrativi del Governo Generale delle Steppe e del territorio di Akmolinsk; ora è centro amministrativo indipendente. Come avviene per moltissimi centri urbani russi, la stazione della Transiberiana è a oltre 3 km. e mezzo a S. dalla città, però un grosso sobborgo industriale, con grandi officine per costruzioni ferroviarie, si è formato nelle sue vicinanze, estendendosi via via sino alla città propriamente detta. Questa, come le altre città siberiane, non offre molto interesse dal punto di vista artistico. Le strade sono rettilinee, molto larghe e in gran parte alberate; numerose le piazze, come sempre, assai ampie; le case sono quasi tutte costruite in legno, e in legno sono anche alcuni dei principali edifici pubblici; il senso di monotonia, che la città infonde, è in parte mitigato dal verde dei giardini e dei parchi. Le piazze maggiori sono la Nikolskaja ploščad′, con la chiesa di S. Nicola, e il palazzo già dei Cadetti, uno dei maggiori edifici di Omsk; la piazza del Bazar con il museo della Società Geografica, il quale contiene importanti collezioni etnografiche delle Steppe, una raccolta ornitologica, oggetti preistorici e prodotti caratteristici delle industrie locali. Poco lungi dal museo sorgono quattro torri, le quali indicano il luogo ove era l'antica fortezza. Un ponte di ferro, gettato attraverso l'Om′, conduce sulla opposta sponda di questo fiume a due dei maggiori giardini della città. A oltre un chilometro più a N. della città vi è un bosco di betulle, la zagorodnaja rošča, frequentato come luogo di cura e di riposo. Durante la buona stagione Omsk è unita per via d'acqua alla regione dell'Altai e al lago Saissan, mentre un servizio di navigazione percorre l'Irtyš. Le relazioni commerciali con i paesi delle Steppe si fanno per via ordinaria e carovane di cammelli e di cavalli percorrono di continuo le vie della città. La popolazione, che contava 53.000 abitanti agl'inizî di questo secolo, è salita a 162.000 abitanti nel 1931.
Storia. - Fu fondata nel 1716 dal colonnello Buchholz capo di un distaccamento di truppe inviato da Pietro il Grande per compiere una penetrazione nella Giungaria. Attorno alla fortezza, ricostruita nel 1768, si andò formando gradatamente una città, benché la sua popolazione crescesse molto lentamente in quel secolo e nel successivo. Nel 1882 fu fatta centro amministrativo del governatorato generale delle steppe. Dopo 10 anni fu iniziata la costruzione della ferrovia siberiana, che nel 1894 fu portata fino a Omsk di cui andò sempre crescendo l'importanza, anche come centro culturale. Nel 1900 vi erano alcuni istituti scolastici, un museo e la biblioteca della sezione siberiana occidentale della Società geografica russa. Nel 1917 vi fu aperto l'istituto superiore commerciale (trasformato in seguito in istituto agrario). Durante la guerra civile in Siberia (1918-1919) Omsk fu la residenza dell'ammiraglio Kolčak, capo del governo antibolscevico.