ONAGRO
. Nome di una delle tre specie di asini selvatici (v. asino).
Fu anche nome di un'antica macchina da guerra, specie di balista, usata dagli antichi per lanciare grossi sassi, palle ecc. L'elemento principale di forza dell'onagro era costituito da una lunga trave elastica alla cui estremità superiore era scavata una cucchiara nella quale si mettevano i proiettili. Ammiano Marcellino ci fa sapere che fu dato a questa macchina il nome di onager "asino selvatico", perché quest'animale, inseguito dai cacciatori fuggendo, gitta contro di essi, coi piedi posteriori, i sassi che incontra sulla sua strada. Le legioni romane erano munite di carribalestre, trainati da muli e da cavalli, in numero di una macchina per centuria (quindi 55 carribalestre), più un onagro per ogni coorte (quindi 10 onagri) per tutta la legione. Queste macchine erano trainabili o di carattere campale (fig.1). I Romani ebbero anche onagri più pesanti o da posizione (si direbbe ora) che usavano per gli assedî (fig. 2). Gli Italiani del Medioevo diedero alla stessa macchina un nome più popolare, e la chiamarono Asinella.