Scultore in bronzo di Egina (inizio sec. 5º a. C.), figlio di Micone. Una sua firma è stata rinvenuta su una base nella colmata persiana sull'Acropoli (quindi anteriore al 480 a. C.). A Olimpia eseguì una quadriga bronzea per una vittoria di Ierone di Siracusa, dedicata dal figlio Dinomene. Presso il tempio di Zeus era il suo gruppo bronzeo, dono degli Achei, con nove eroi omerici e Nestore che ne teneva nell'elmo i nomi da tirare a sorte per la sfida di Ettore. Nerone portò a Roma la statua di Ulisse; in Olimpia era anche un Eracle colossale dedicato dai Tasî. Inoltre si ricordano: un Apollo colossale a Pergamo, una Demetra Nera a Figalia. Con Calinto eseguì a Delfi un gruppo di combattenti e con Callitele, a Olimpia, un Hermes Kriophoros. Una replica della testa di questo presenta i capelli raccolti in trecce girate sulla nuca: le affinità iconografiche con il noto Zeus bronzeo di Capo Artemisio hanno spinto a identificare in O. l'autore del capolavoro, oggi al Museo nazionale di Atene.