oncovirus
Virus correlato ad alcune forme tumorali della specie umana. I virus non sono sufficienti a sviluppare un cancro, ma costituiscono spesso un fattore oncogenetico. È stato dimostrato che alcuni virus a DNA causano trasformazione neoplastica perché il loro DNA si integra in prossimità di un protoncogene, alterandone la funzione. Tra i virus a RNA sono state riconosciute proprietà oncogene ai retrovirus, che si replicano attraverso un intermediario replicativo di DNA. I retrovirus oncogeni causano sarcomi, leucemie acute e croniche negli uccelli, nel gatto, nel bue e nella scimmia e sono responsabili nell’uomo di alcune leucemie linfoidi a cellule T dell’adulto.
Il retrovirus HTLV-1 (Human T-Cell Leukaemia Virus), endemico nelle isole giapponesi meridionali e nelle Indie Occidentali, è associato a un tipo specifico di leucemia a cellule T. L’epatocarcinoma è associato al virus C dell’epatite. Il virus di Epstein-Barr è correlato al carcinoma naso-faringeo e al linfoma di Hodgkin. Il papillomavirus al cancro della cervice uterina. Tutte queste evidenze hanno promosso ulteriori studi sugli oncovirus. Meccanismi oncogenetici da virus. Quando l’RNA messaggero virale è trascritto dalla trascrittasi inversa, il DNA virale può integrarsi con un oncogene cellulare e attivarlo, oppure incorporare nel DNA virale l’oncogene cellulare, appropriandosene. La successiva infezione virale di altre cellule può portare all’espressione in esse dell’oncogene, e provocare altre modificazioni cellulari, quali la produzione di molte copie del gene e l’amplificazione di sequenze geniche, intra- o extracromosomiche. Alcuni o. (ad es., quello del papilloma) hanno inoltre la capacità di inattivare soppressori tumorali, inducendo la crescita incontrollata di cellule con oncogeni attivi.