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onda

Enciclopedia della Matematica (2013)
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onda


onda nelle applicazioni della matematica alla fisica, termine che indica una vasta gamma di fenomeni aventi come caratteristica comune una propagazione di tipo oscillatorio o vibrazionale attraverso lo spazio, mediante la quale viene trasportata dell’energia. Esempi di onde sono le vibrazioni elastiche, la trasmissione del suono e le onde elettromagnetiche (luce, raggi infrarossi, onde radio ecc.). Dal punto di vista matematico, scelto un sistema di riferimento cartesiano, un’onda che si propaga lungo l’asse delle x viene descritta da una funzione delle coordinate e del tempo del tipo ƒ(x, t) = ƒ(x ± vt). Se nell’argomento compare il segno –, si parla di onda progressiva; il termine è giustificato dal fatto che, se all’istante t la funzione assume un certo valore nel punto x, trascorso un tempo Δt la funzione assume lo stesso valore nel punto x + Δx, con Δx = vΔt e pertanto il profilo dell’onda trasla in avanti con velocità v. Viceversa, se nell’argomento compare il segno +, si parla di onda regressiva che trasla all’indietro. Generalizzando al caso in cui l’onda si propaghi in una direzione arbitraria, si ottengono funzioni del tipo ƒ(x, y, z, t) = ƒ(cosαx + cosβy + cosγz − vt) in cui compaiono gli angoli tra la direzione di propagazione dell’onda e gli assi cartesiani. Funzioni di questo tipo sono soluzioni di equazioni differenziali di secondo ordine alle derivate parziali dette equazioni delle onde:

formula

dove ∇2 è l’operatore → laplaciano, che esprime le derivate seconde di ƒ rispetto alle variabili che definiscono la posizione.

Si definisce fronte d’onda il luogo dei punti nei quali, a un dato istante, l’argomento della funzione è identico. Un’onda bidimensionale è detta rettilinea se i suoi fronti d’onda sono delle rette, mentre è circolare se i fronti sono delle circonferenze. Analogamente un’onda tridimensionale è detta piana o sferica se i suoi fronti sono rispettivamente dei piani o delle sfere. Di particolare interesse nelle applicazioni in fisica è lo studio delle onde periodiche, cioè di onde descritte da funzioni periodiche nell’argomento; tali funzioni devono necessariamente essere periodiche sia nella parte spaziale sia in quella temporale. Il periodo spaziale è detto lunghezza d’onda, mentre quello temporale è detto periodo dell’onda e il suo inverso, che rappresenta il numero di oscillazioni complete dell’onda nell’unità di tempo, è detto frequenza dell’onda. Il periodo T e la lunghezza d’onda λ sono legati alla velocità di propagazione dell’onda mediante la relazione ν = λ/T. Poiché una qualunque funzione periodica può essere scomposta nella somma di funzioni sinusoidali (→ Fourier, serie di), è particolarmente interessante lo studio delle onde sinusoidali che sono descritte da funzioni del tipo ƒ(x, t) = Asin(kx − ωt + φ), dove A è detta ampiezza dell’onda e rappresenta il valore massimo dell’oscillazione, k = 2π/λ è il numero d’onda, ω = 2π/T è la pulsazione e φ rappresenta una fase che dipende dalle condizioni iniziali.

In elettronica e nella teoria dei segnali è utile lo studio di due particolari onde periodiche: le onde quadre e quelle a dente di sega. Un’onda quadra è un’onda in cui si alternano regolarmente due valori costanti; matematicamente può essere rappresentata da una funzione del tempo del tipo:

formula

Un’onda a dente di sega cresce linearmente fino a raggiungere un valore massimo, per poi azzerarsi e ricominciare a crescere; se, per esempio, la pendenza della crescita è pari alla metà del valore massimo dell’onda, essa assume una forma del tipo

formula

La dipendenza dalla posizione in questi casi non compare poiché i segnali rappresentati da questo tipo di onde si propagano con velocità estremamente elevata e il valore dell’onda può essere considerato costante in tutti punti del circuito.

Il concetto di onda ha assunto un particolare significato nella fisica delle particelle: ogni particella si può presentare infatti sotto un duplice aspetto, ondulatorio e corpuscolare. Tale duplicità (nota come dualismo onda-particella) viene superata considerando che al movimento di una particella corrisponde la propagazione di un gruppo di onde e, viceversa, a una propagazione ondosa corrisponde uno sciame di particelle. Le equazioni (per esempio l’equazione di → Schrödinger) che regolano il moto di queste onde sono ricavate dall’equazione di d’→ Alembert, introducendo opportune correzioni derivate dalla teoria dei quanti, e costituiscono la base della meccanica ondulatoria e quantistica.

ONDA

Vedi anche
ampiezza In generale, nel linguaggio scientifico, con riferimento a una grandezza comunque variabile, il termine è usato per indicare la differenza tra il valore massimo e il valore minimo della grandezza. In particolare, in fisica, l’ a. del moto oscillatorio di un punto è lo spostamento massimo del punto dalla ... meccànica quantìstica Teoria fisica che descrive in termini di probabilità statistica il comportamento dei sistemi di dimensioni atomiche o subatomiche (elettroni, nuclei, atomi, molecole ecc.) per i quali non sono verificate le leggi della meccanica classica e dell'elettromagnetismo. Un collegamento tra descrizione classica ... particelle elementari Denominazione generica dei costituenti ultimi della materia e della radiazione. Definizione tab. 1Adottando l’atteggiamento pragmatico inaugurato da A.-L. Lavoisier nei confronti degli elementi chimici, si può riservare la denominazione di p. a quei costituenti della materia che non mostrano una struttura ... oscillazione Movimento periodico di un corpo che si muove tra due posizioni estreme. Anche, variazione periodica di una qualsiasi grandezza fra due valori estremi. Fisica L’o. è il moto alternativo, generalmente ad andamento periodico, di un corpo, assimilato in prima approssimazione a un punto materiale, intorno ...
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  • SISTEMA DI RIFERIMENTO CARTESIANO
  • EQUAZIONI DIFFERENZIALI
  • OPERATORE → LAPLACIANO
  • ONDE ELETTROMAGNETICHE
  • TEORIA DEI SEGNALI
Altri risultati per onda
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    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    ónda [Der. del lat. unda] [LSF] Fenomeno fisico per cui una perturbazione prodotta localmente in un mezzo si propaga a distanza, trasportando lontano energia e informazioni circa le sue caratteristiche originarie; esso è caratterizzato da una velocità di propagazione e viene descritto nel-l'ambito di ...
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    (fr. ondes; sp. ondas; ted. Wellen; ingl. waves) Gilberto BERNARDINI Mario GIANDOTTI Filippo EREDIA Tullio LEVI CIVITA Ugo AMALDI Giovanni UGOLINI Alfredo MELLI Enrico VOLTERRA È difficile dare una definizione generale di fenomeno ondoso, la quale da un lato abbracci tutti i casi, in cui, sotto ...
Vocabolario
ónda
onda ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), così che la sua superficie assume...
frangènte
frangente frangènte s. m. [part. pres. di frangere]. – 1. a. Onda del mare che, per effetto del vento, della corrente contraria o dei bassi fondali, piega in avanti la cresta rompendosi e spumeggiando: lottare contro i frangenti. Con sign....
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