ONGARO (Unghero)
Così venne chiamato in Italia il ducato d'oro coniato dai re d'Ungheria che, per la minore purezza dell'oro contenuto in confronto dei ducati veneziani e dei fiorini di Firenze, trovò subito numerosi imitatori in varî paesi d'Europa. Queste imitazioni, pur avendo tipi assai diversi da quelli ungheresi, vennero designate con lo stesso nome. Notevoli quelle dei Paesi Bassi, che ebbero corso e imitatori fra i principi italiani (Bozzolo, Castiglione delle Stiviere, Guastalla, Mantova, Modena, Parma, Solferino, ecc.). Sappiamo da una tarifla veneziana che si chiamavano anche ongari bragoni, perché portavano un guerriero con larghe brache sopra gli schinieri.