BALDELLI, Onofrio
Nacque a Cortona il 18 maggio 1667 da ragguardevole famiglia locale. Abbracciò lo stato ecclesiastico e fu a Roma per oltre venti anni, ove studiò legge e compilò estratti e trascrizioni di vari documenti. A Roma tornò ancora nel 1711-14, incaricato dai farniliari di promuovere la beatificazione di suor Veronica Laparelli. Durante i suoi soggiorni romani aveva raccolto gran numero di libri e oggetti antichi (statue, iscrizioni, gemme), ma anche minerali, piante marine, strumenti matematici, globi terrestri e celesti.
Rientrato definitivamente a Cortona, il B. assecondò gli sforzi di coloro che volevano fare di questa cittadina un centro di cultura: primi tra tutti i tre fratelli Venuti, dei quali egli era prozio. Fu con essi che il B. costituì, il 29 dic. 1726, la Società degli Occulti, in origine con lo scopo di acquistare alcuni libri di erudizione, ma di lì a pochi mesi trasformatasi nella celebre Accademia etrusca. A questa accademia il B. donò, su sollecitazione di M. Venuti, tutte le collezioni naturalistiche e antiquarie che aveva radunato nella propria casa (9 nov. 1727): le prime furono riordinate nel 1732 e costituirono poi il nucleo della Accademia o Società botanica di Cortona, fondata ufficialmente nel 1753 da F. Venuti; le seconde fornirono la base del "Museum Cortonense" inaugurato nel 1750. Il B. si era frattanto già spento in Cortona il 17 apr. 1728.
Tra i manoscritti lasciati dal B. possono ricordarsi uno Zibaldone alfabetico... di antichità romane;una Cronologia di tutti li consoli...; le Notizie istoriche... di Cortona estratte da me O. B...,opere complessìvamente di scarso valore.
Bibl.: Per i libri e i manoscritti del B., tuttora a Cortona, si veda G. Mancini, Imanoscritti della libr. del Comune e dell'Acc. Etrusca..., Cortona 1884, passim;Id., in G. Mazzatinti, Inventari dei manoscritti delle Bibl. d'Italia, XVIII e XX, Firenze 1912-14; Id., Contributo dei Cortonesi alla coltura italiana,in Arch. stor. ital.,LXXIX, 2 (1921), pp. 127-129; R. Pirotta-E. Chiovenda, Flora romana,Roma 1900, p. 302; C. Justi, Winckelmann und seine Zeitgenossen,Leipzig 1923, II, p. 310.