ONOMATOPEE
Le onomatopee (chiamate anche fonosimboli) sono parole o gruppi di parole invariabili che riproducono o evocano un suono particolare, come il verso di un animale o il rumore prodotto da un oggetto o da un’azione.
Tra le onomatopee più comuni relative ad animali ci sono quelle, molto diffuse nella lingua dei e per i bambini
bau, miao, grrr, chicchirichì
Tra le onomatopee più comuni di oggetti e azioni ci sono
tic tac, crac, plin, din don, eccì, brr
Spesso si usano in serie ripetute
bau bau, plin plin, crac crac
o in un’unica sillaba
patapum, taratatà, patatrac
Le onomatopee possono essere usate anche come sostantivi
il tic tac della sveglia, i chicchirichì dei galli, un patatrac
o dare origine a sostantivi e verbi
miao ▶ miagolio / miagolare
tic tac ▶ ticchettio / ticchettare.
Dovendo riprodurre un suono, spesso le grafie sono oscillanti
Una sveglia che con il tik tak ricorda il battito del cuore (www.it.answers.yahoo.com)
Al sesto kikiriki vide Nancy rizzarsi a sedere nel letto (A. Vivanti, I divoratori).
L’inventiva dei poeti e degli scrittori ha trovato da sempre un terreno fertile nelle onomatopee
Chio chio chio chio (G. Pascoli, Canti di Castelvecchio)
Tottalì, tottalì, lì, lì (A. Giacomini, Andar per uccelli)
Onomatopee come gulp, bang, sigh, splash, sob, che derivano da verbi inglesi (to gulp ‘inghiottire’, to bang ‘esplodere’, to sigh ‘sospirare’), nate nella lingua dei fumetti, oggi si trovano usate in diversi contesti, anche se sempre con valore scherzoso
Gulp per il prezzo e doppio gulp per il fermo (www.saxforum.it).